Milano – L’annuncio risale al 21 luglio 2021. Un comunicato del Comune prefigurava “una nuova vita all’insegna dello sport e della musica per l’ex discoteca Karma in via Fabio Massimo, a Porto di Mare", periferia sud-est della città. Palazzo Marino comunicava la concessione del diritto di superficie dell’area comunale di 6mila metri quadrati per 90 anni (poi ridotti a 30 anni) a Social Music City, pronta ad abbattere l’immobile che fino al 2017 ha ospitato il Karma (e prima ancora le discoteche Parco delle Rose e Borgo del Tempo Perso) per realizzare un maxi-progetto da 11 milioni di euro: “Un polo multidisciplinare che comprende la realizzazione di una piscina dotata di anfiteatro urbano all’aperto adatto per ospitare eventi culturali, campi da padel con relativi spogliatoi, una grande piazza all’aperto da cui si dipanano le funzioni principali del nuovo complesso adatta ad ospitare eventi, una tensostruttura per concerti, spazi per la didattica che potranno essere utilizzati come camerini per gli artisti coinvolti in spettacoli. In più, un’area alberata e un parcheggio con 200 posti auto con pensiline dotate di pannelli fotovoltaici”.
La tensostruttura citata era la stessa che per alcuni anni era stata utilizzata da Social Music City all’interno dell’ex scalo Romana per ospitare concerti, prima dell’avvio dei lavori per la realizzazione del Villaggio olimpico per i Giochi invernali del 2026 e lo “sfratto“ del tendone. Era il luglio 2021, il sindaco Giuseppe Sala era ancora nel suo primo mandato, l’assessore all’Urbanistica era Pierfrancesco Maran.
Due anni e mezzo dopo, i lavori per quello che alcuni hanno definito il Parco della Musica a Porto di Mare non sono ancora partiti. Sì, certo, nel maggio 2022 l’immobile che ospitava l’ex Karma è stato demolito (le spese sono state a carico di Social Music City), ma ancora il Comune non ha dato il via libera all’inizio dei lavori.
Uno dei nodi da sciogliere riguarda le bonifiche del terreno. Il ritardo accumulato per avviare il cantiere non riguarda solo questo aspetto ma può essere sintetizzato con questa formula: la lentezza della burocrazia comunale. Sei mesi per ogni passaggio amministrativo necessario per ottenere il via libera definitivo.
Riccardo Lai, amministratore di Social Music City srl, spiega che “i terreni sono da bonificare e noi, come prevede la procedura, abbiamo presentato un progetto lo scorso dicembre con questo obiettivo. A quel punto il Comune ha indetto una Conferenza dei Servizi, che dovrebbe essersi chiusa a inizio gennaio. Stiamo aspettando le comunicazioni del Comune per poi procedere con le operazioni di bonifica e con la realizzazione del progetto”.
I costi delle bonifiche – da aggiungere agli iniziali 11 milioni di euro preventivati per i lavori – saranno inizialmente a carico di Social Music City. “Ci aspettavamo tempi più rapidi, visto che siamo pronti a bonificare un’area degradata – continua Lai – Se fosse andata come inizialmente speravamo, il progetto sarebbe già stato realizzato. A tutto vantaggio del quartiere".
Sì, perché poco distante dall’ex Karma c’è quel “Boschetto della droga” di cui la cronaca, soprattutto nera, si è occupata per anni, un’area in attesa di riqualificazione.
Il Parco della Musica è un tassello fondamentale dell’operazione rilancio di Porto di Mare. "Il bando era stato fatto proprio per la necessità del Comune di ridare vita a un’area che era in una situazione critica – chiosa Lai –. Una volta approvato il progetto di riqualificazione, ci aspettavamo che venisse anche agevolato. Così non è stato. È passato troppo tempo. Ma adesso aspetto fiducioso l’esito dei lavori della Conferenza dei Servizi, un via libera che potrebbe arrivare già questa settimana”.