Maltempo a Milano, ancora sfollati nel Parco Lambro: danni per decine di migliaia di euro. Appello di don Mazzi: "Aiutateci"

Evacuate una settimana fa le strutture della Fondazione Exodus e del Centro Ambrosiano di solidarietà. Spazi allagati, caldaie, elettrodomestici e mobili perduti. In corso le raccolte fondi per risollevarsi.

Parco Lambro, comunità sfollate da giorni per maltempo

Parco Lambro, comunità sfollate da giorni per maltempo

Decine di migliaia di euro di danni, comunità sfollate da una settimana e nessuna certezza su quando potranno rientrare perché la pioggia non dà tregua e il rischio esondazione è alto. Tra chi ha dovuto lasciare la propria casa all’interno del Parco Lambro c’è anche don Antonio Mazzi, perché Cascina Molino Torrette, sede storica della sua Exodus, è inagibile: "Sono ospitato da alcuni operatori. È tutto allagato: sono riuscito a rientrare giusto il tempo di prendere le medicine. Alla mia età (94 anni, ndr) di pillole ne ho parecchie. Siamo lì da 40 anni ma sto facendo una riflessione, sul fatto se sia opportuno restare. Quest’anno ci hanno già trasferito 8 volte. Un problema quando si cerca di portare avanti un percorso educativo per ragazzi in difficoltà". Venti giovani adulti, dai 18 anni in su, al momento sono stati trasferiti nella sede dell’associazione a Garlasco. L’acqua del Lambro straripato ha raggiunto gli edifici della sede storica della fondazione che ospita la comunità residenziale e gli uffici centrali, la segreteria e la direzione: oltre ai ragazzi, sono dovute andar via altre 20 persone tra educatori e personale amministrativo. "Chiediamo ai milanesi di darci una mano per poterci risollevare". La raccolta fondi è attiva: è possibile donare tramite bonifico bancario, versamento o altro (info su www.exodus.it).

Raccolta fondi in corso anche per il CeAs, Centro Ambrosiano di solidarietà: le 70 persone ospitate hanno dovuto abbandonare la comunità, che accoglie persone con disturbi mentali, inclusi nuclei familiari composti da madri con figli o donne sole. Tutti ora sono ospitati in un oratorio. Al momento sono stati raccolti poco più di 2mila euro ma c’è ancora bisogno di aiuto, fanno sapere dalla struttura, perché i danni ammontano a circa 70mila euro. Sono andati perduti una caldaia, le lavatrici delle comunità di accoglienza, gli arredi degli uffici e del centro antiviolenza. Per donare, le informazioni sono su www.centroambrosianodisolidarieta.org. Lanciato un appello anche per richiamare volontari che possano aiutare a pulire. Per dare la propria disponibilità: servizigenerali@ceasmarotta.it.

L’assessore Marco Granelli fa sapere su Facebook che "come Comune di Milano abbiamo iniziato nei mesi scorsi i lavori a nord, nell’area di via Idro, per creare una zona di esondazione controllata. Sono anche previsti dei lavori di Ersaf nel Parco Lambro che aiuteranno a proteggere le due strutture. Ma questo non basta e per questo motivo abbiamo chiesto a Regione Lombardia di lavorare insieme per realizzare un intervento sul fiume al confine tra Milano e San Donato e di prevedere una vasca di laminazione tra Monza e Milano".