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Rivoluzione al liceo Parini: si entra col badge

Ma c’è chi teme «l’effetto azienda» e chi è pronto a «passare il badge ai compagno quando serve» di LUCA SALVI

I totem per il badge di presenza al Parini

Milano, 8 marzo 2016 - I totem sono posizionati ai due ingressi di via Goito. Ieri ai liceali sono stati distribuiti i cartellini identificativi. Da oggi i varchi del Parini entrano nel futuro: primo liceo classico milanese a inaugurare l’accesso degli studenti con il badge.

Snellimento degli appelli, promemoria stile bancomat, sicurezza, tessera fedeltà con gli esercizi commerciali. L’iniziativa ha molte facce e fa parte del nuovo corso all’insegna dell’innovazione inaugurato un anno e mezzo fa al Parini dal dirigente scolastico Giuseppe Soddu. Dopo la settimana corta, la sperimentazione della flessibilità e l’impresa formativa simulata di una casa editrice, ecco il pass. Ieri «abbiamo consegnato ai nostri studenti – spiega Giuseppe Soddu – il badge di riconoscimento, con nome e cognome, data di nascita e logo della scuola». Da questa mattina i 700 liceali dovranno passarlo vicino al sensore di uno dei due totem «Spaggiari» all’ingresso. Primo effetto: presenze e uscite monitorate e trasmesse al registro elettronico. «Una rilevazione immediata – spiega il prof Fabio Landi, referente per il progetto – che nella prima ora permetterà ai docenti di dedicare più tempo alla didattica e meno all’appello. Anche se un’occhiata alla classe dovranno pur sempre darla». Il totem infatti registra l’accesso, non la presenza in aula.

«Conoscere l’effettiva presenza in istituto degli alunni - prosegue Landi - è doveroso anche in caso di emergenza o evacuazione. Stiamo pensando a badge temporanei per gli esterni». Più sicurezza quindi. Al vaglio anche la trasmissione dati ai genitori e la restituzione agli studenti di scadenze impellenti e attestati per uscite anticipate o laboratori da seguire. «I totem hanno uno schermo - continua il prof - e una stampantina. Come un bancomat». L’introduzione delle diverse funzioni sarà graduale. In futuro i badge potrebbero diventare anche carte fedeltà o tessere sconti per negozi convenzionati della zona. «Daranno un maggiore senso di comunità», spiega Landi. Sotto questo aspetto sono stati pensati anche per i docenti. Nessun controllo: la garanzia della loro presenza resta legata alla firma sul registro. Niente pass, infine, per il personale ata, che già timbra il cartellino.

A Milano non è una novità per le superiori: ingresso con il badge c’è da anni al Bertarelli di corso Porta Romana, al Curie di via Fratelli Zoia (zona San Siro), al Brera-Lagrange di via Litta Modignani (zona Comasina). Ma il Parini è il primo liceo ad attivarlo. Tra gli studenti ci si divide. C’è chi teme «l’effetto azienda» e chi è pronto a «passare il badge ai compagno quando serve». E c’è chi plaude all’iniziativa, «anche perché a volte dobbiamo aiutare noi gli insegnanti a inserire i dati nel registro elettronico».