di Anna Giorgi
MILANO
La Corte dei Conti chiama a rapporto tre dirigenti del Comune ai quali chiede di fornire deduzioni (cioè l’equivalente degli avvisi di garanzia) per un danno erariale stimato in oltre 300 mila euro in seguito agli esiti dell’indagine coordinata dalla Procura e condotta dalla Gdf sulle Park Towers di via Crescenzago.
La magistratura contabile si sta muovendo dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm milanesi per "lottizzazione abusiva, abuso edilizio e abuso d’ufficio" a carico di sei persone, tra cui un dirigente, un responsabile e un tecnico dello Sportello unico dell’edilizia di Palazzo Marino.
Gli inviti a dedurre, ossia le informazioni di garanzia, al momento riguardano solo un aspetto dell’indagine dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici e dell’aggiunto Tiziana Siciliano, ossia i mancati controlli e valutazione da parte dei tre dirigenti comunali sul progetto qualificato. Per l’accusa erroneamente, come ristrutturazione, mentre si è trattato di una costruzione ex novo di tre edifici. Pertanto, si è proceduto, per i tre pm illecitamente, a realizzare il complesso Park Towers - tre torri di 81, 59 e 10 metri al posto di due manufatti di uno e due piani - tramite Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, ndr), in sostituzione di un permesso di costruire. La segnalazione certificata di inizio attività che, a cascata ha causato il danno erariale.
La quantificazione del danno è stata formulata da un consulente tecnico. In più si è ottenuto dai funzionari di Palazzo Marino presunti indebiti sconti del 60% sugli oneri di urbanizzazione e del 50% sul contributo di costruzione. Sconti su cui ora la Corte dei Conti chiede delucidazioni e addebita un danno erariale di poco più di 300 mila euro.
Cifra che potrebbe salire dopo l’esito degli approfondimenti su un altro tema di inchiesta, quello della monetizzazione delle aree e degli standard urbanistici, ritenuta ampiamente sottostimata. Al termine delle indagini è emerso che quella sarebbe stata una “operazione speculativa a favore dell’investitore privato”, la società immobiliare Bluestone. L’udienza preliminare per i sei imputati si aprirà il prossimo 4 dicembre davanti alla gup Alessandra di Fazio.
Intanto, iniziano a essere inseriti nei rogiti i risarcimenti per chi ha acquistato un appartamento alle Park Towers. Nell’atto di compravendita si legge che lo sviluppatore immobiliare si obbliga a tutelare gli acquirenti "da ogni sanzione, spesa, adempimento, danno, onere (anche non economico)", che derivi da provvedimenti giudiziari. Lo sviluppatore ha aperto appositamente un fondo vincolato per 1,8 milioni di euro da utilizzare per le eventuali “pendenze civili, penali e/o amministrative”. In pratica uno "scudo" per chi acquista gli appartamenti.
Le somme saranno svincolate a favore dei costruttori solo in due situazioni: se dovesse intervenire nei prossimi mesi un “provvedimento legislativo” in grado di eliminare i rischi oppure alla “conclusione con definizione positiva” delle inchieste della Procura. Bluestone, il fondo che ha realizzato la costruzione, in una nota, in serata fa sapere che se il fondo accantonato non dovesse risultare sufficiente a coprire le eventuali sanzioni, spese, danni, oneri si impegna a versare le ulteriori somme che saranno necessarie a risarcire.