Milano – La mossa del Sicet, che chiede di poter entrare come "parte offesa" nel procedimento, ha alla base un dato. Nel Municipio 3, dove sorgono le Park Towers di Crescenzago con i loro 300 abitanti, uno dei progetti di sviluppo immobiliare finiti al centro delle inchieste della Procura di Milano su presunti abusi edilizi, secondo il sindacato inquilini della Cisl "l’offerta di case popolari è sostanzialmente assente": nell’avviso Sap 9500, chiuso lo scorso 2 novembre, che complessivamente indicava 420 alloggi da assegnare, nessuno è collocato all’interno di questo Municipio; nel Sap 7701 del 2023 comparivano solo 13 alloggi. I privati investono, mentre il pubblico si ritira.
"Il sistema emerso dalle inchieste – spiega Mattia Gatti, segretario generale del Sicet di Milano – ha come vittima i cittadini. Quelli più fragili, che noi rappresentiamo, sono colpiti due volte: la prima perché questo meccanismo innesca un aumento dei prezzi delle case, degli affitti e quindi degli sfratti; la seconda perché, non essendo corrisposti adeguati oneri, vengono meno risorse per l’emergenza abitativa. Soldi che potrebbero essere usati per ristrutturare le tante case popolari vuote, visto che solo il 3% di chi fa domanda riesce a ottenere un alloggio".
La domanda di costituzione come parte offesa, presentata per conto del Sicet dagli avvocati Veronica Dini e Gino Pandolfi, dovrà essere valutata dal gup Alessandra Di Fazio mercoledì prossimo, data dalle prossima udienza preliminare a carico dell’imprenditore e amministratore di Bluestone Andrea Bezziccheri, dell’architetto Francesco Maria Asti, di tre dipendenti del Comune e del rappresentante legale della Devero Costruzioni.
L’istanza, in caso di accoglimento, potrebbe fare da apripista, perché il Sicet sarebbe il primo sindacato parte offesa e quindi possibile parte civile, con il diritto di partecipare alle udienze e chiedere un eventuale risarcimento. Una mossa anche simbolica, perché nei prossimi mesi i giudici dovranno decidere se rinviare a giudizio o prosciogliere gli imputati nei procedimenti sull’urbanistica milanese già arrivati alla fase dell’udienza preliminare. "Da anni denunciamo un modello di crescita che ha creato una città esclusiva – conclude Gatti – e il minor incasso per il Comune significa per il quartiere minor capacità di investimento per le fasce deboli".