Gli adolescenti? Credono nell’amicizia. E vorrebbero essere ascoltati di più dagli adulti. La tecnologia, talvolta anche abusata, si conferma uno degli elementi cardine per i teenager, tra i quali non mancano anche comportamenti potenzialmente a rischio, come il gioco d’azzardo. Sono solo alcuni degli aspetti emersi nell’ambito del progetto Selfie, un’indagine sugli stili di vita e i fattori di rischio che ha coinvolto, attraverso la somministrazione di un questionario anonimo, gli studenti delle medie e delle superiori di San Donato, per un totale di 3mila ragazzi dagli 11 ai 19 anni. Il progetto è nato dalla sinergia tra il Comune di San Donato e il Centro studi Semi di Melo. In settimana, durante un incontro coordinato dallo psicologo Simone Feder, i risultati della mappatura sono stati presentati in anteprima a una parte di quegli stessi giovani coinvolti nel progetto, intervenuti in 200 nella sala consiliare del municipio.
"Dall’incontro, e dai risultati del questionario, è emerso che oltre il 45% dei ragazzi considera gli amici le principali figure, alle quali chiedere aiuto. Gli adulti sono descritti come sfuggenti e con poco tempo per ascoltare i figli, ma gli adolescenti esprimono comunque il desiderio di stabilire un contatto. È una mano tesa, la volontà di gettare un ponte tra generazioni", commenta Francesca Micheli, assessore al Welfare di San Donato.
L’indagine ha fatto emergere anche sacche di disagio e comportamenti potenzialmente a rischio. Tra questi, l’autolesionismo: il 28% degli studenti delle superiori dichiara di essersi prodotto volutamente piccoli tagli e bruciature. Sempre alle superiori, una parte dei ragazzi dichiara di spendere i soldi della paghetta settimanale in alcol, sigarette e gioco d’azzardo. In barba alle regole che vietano quest’attività ai minori, il 65% dei ragazzi sa in quali locali di San Donato recarsi per giocare d’azzardo. Sul fronte della tecnologia, il 60% dichiara di usare lo smartphone di notte; 4 ragazzi su 10 utilizzano il cellulare anche a tavola.