MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Il parrucchiere Angelo Carucci: “In 45 anni ecco come Rozzano è cambiata sotto i miei occhi”

Ha portato nella sua bottega, nomi importanti del mondo dello spettacolo e dello sport. “La città è molto migliorata rispetto agli anni ’80. Oggi le notizie girano sui social velocemente e tutti sanno cosa succede, ma una volta in questa zona fra le case Aler la vita era più dura”

La storia di Angelo Carucci comincia nel lontano 1980, esattamente 45 anni fa quando sbarca a Rozzano in via Roma

La storia di Angelo Carucci comincia nel lontano 1980, esattamente 45 anni fa quando sbarca a Rozzano in via Roma

Rozzano (Milano) – La storia di Angelo Carucci, il parrucchiere del quartiere popolare, comincia nel lontano 1980, esattamente 45 anni fa quando sbarca a Rozzano in via Roma. Allora era solo, poi sono arrivati la figlia Deborah, il genere Jerry Di Sibio e ora la nipote Giulia. Nella sua barberia da quest’anno come apprendista c’è la terza generazione dei Carucci. Lui è un artista del taglio di barba e capelli che ha portato nella sua bottega, nel cuore del quartiere Aler numerosi nomi importanti del mondo dello spettacolo e dello sport come Biagio Antonacci, Alberto Brandi, l’ex Inter Arturo Di Napoli, tanto da meritarsi il soprannome di parrucchiere dei Vip.

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Angelo Carucci  nella foto con il rapper Sfera Ebbasta Per Pincioni - Cangemi Foto MDF

Oggi ha 66 anni, ha iniziato come ragazzo del barbiere a soli 11, marinando la scuola, ha girato in Italia e Europa prima di stabilirsi a Rozzano. Continua a lavorare?

“Mi sono messo da parte, ma ancora qualche taglio lo faccio. In prima linea ci sono mio genero Jerry, mia figlia Deborah e mia nipote Giulia. Giulia sta studiando per specializzarsi come parrucchiera. Lei ha già le idee chiare e lo riconoscono anche gli insegnanti della scuola che frequenta. È nata qui prima aveva la passione per il taglio femminile ora anche per quello maschile. Sono molto orgoglio anche perché nel 2017 abbiamo trasformato il negozio in un South Barber e oggi siamo anche a Pavia, Parma e Milano”.

Una trasformazione?

“Ora siamo i chirurghi della barba”. Una professione che è diventata veramente “di qualità”. Una moda, uno stile, un modo di vivere. Lo stile è sempre quello: gusto vintage e sapore di tradizione delle terre del sud, perché “il vero barbiere arriva da giù”.

Qual è il segreto per tenere viva l’arte del barbiere?

“La passione, il rispetto per i clienti, la capacità di non omologarsi agli altri, ma di restare attaccato alla radici del mestiere applicando le regole alla moda”.

Cosa è cambiato in questi 45 anni rispetto alla sicurezza? “Rozzano è molto migliorata rispetto agli anni ’80. Oggi a differenza di ieri le notizie girano sui social velocemente e tutti sanno cosa succede, ma una volta Rozzano era più dura”.