ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

A Melzo un parto eccezionale: podalico e a trenta settimane. “Benvenuta al mondo piccola Laila”

Pesa 1.340 grammi la bimba nata all’ospedale dell’Asst Melegnano Martesana. "Si tratta di un caso eccezionale per un presidio come il nostro" dice il primario di neonatologia Giovanni Traina

A sinistra l'ingresso dell'ospedale di Melzo, a destra l'equipe che ha assistito la giovane madre

Melzo (Milano) – Una bimba nata alla 30esima settimana di gestazione, "un evento eccezionale per un ospedale come il nostro. E il lavoro di squadra si è rivelato prezioso". Così il primario di pediatria e neonatologia Giovanni Traina commenta il parto prematuro avvenuto in questi giorni all’ospedale di Melzo, dove la piccola Laila, secondogenita di una giovane coppia di origine marocchina residente a Vaprio d’Adda, è venuta alla luce tra il sesto e il settimo mese di gravidanza. Una situazione d’urgenza, con tutte le difficoltà del caso. Per fortuna mamma e figlia stanno bene, mentre nell’equipe e tra il personale del reparto sono vive l’emozione e la soddisfazione per l’evento a lieto fine. Dopo la nascita, la piccola, del peso di 1.340 grammi, è stata trasferita nella terapia intensiva neonatale del San Gerardo di Monza. Non è intubata e le sue condizioni sono stabili. Non appena avrà superato il peso di 2.500 grammi potrà raggiungere la famiglia, a casa.

I parti prematuri possono essere legati a vari fattori, tra i quali il fumo di sigaretta e particolari patologie della madre, come il diabete. "In questo caso – spiega Traina – non si è trattato di nessuna di queste condizioni, ma di una predisposizione personale della signora a partorire prima del termine: già nella precedente gravidanza la nascita era avvenuta alla 35esima settimana".

La donna, 28 anni, è arrivata a Melzo in stato di travaglio avanzato. L’équipe ospedaliera ha dunque predisposto le procedure per l’ormai imminente nascita, allertando al tempo stesso i colleghi di Monza per la presa in carico della bambina. Nonostante la posizione podalica della piccola, si è riusciti a procedere con un parto naturale, che si è concluso senza problemi. "Anche attraverso un potenziamento del personale di sala, siamo riusciti a far fronte a un evento che per il nostro presidio ha carattere di straordinarietà – ribadisce il primario –. In genere i prematuri presentano difficoltà respiratorie legate alla non ancora raggiunta maturità polmonare; Laila invece è stata in grado di respirare da subito in maniera autonoma, col solo ausilio di una maschera". 

All’ospedale di Melzo nascono in media 600 bimbi l’anno. Al Predabissi, l’altro punto nascita dell’Asst Melegnano Martesana, il 2022 si è chiuso con 584 parti; nel primo semestre 2023 sono stati 251.