
Monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, in visita come da tradizione all'Opera Cardinal Ferrari di Milano
Milano – Pasqua di preghiera ma anche di condivisione e solidarietà per l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini. Prima, alle 8.30, la Santa Messa officiata nel carcere di San Vittore in mezzo ai detenuti, poi la Messa Pontificale di Pasqua in Duomo alle 11 (alle 16.30 i secondi vesperi sempre nella cattedrale). Quindi, come da tradizione, il pranzo presso la onlus Opera Cardinal Ferrari di via Boeri, insieme a oltre 200 persone che vivono quotidianamente una condizione di fragilità e solitudine.
Il menù
Ad accogliere gli ospiti nel centro diurno di via Boeri, come ogni anno, i volontari dell’Opera, che anche in un giorno festivo si metteranno a disposizione con generosità e spirito di servizio. Un pranzo servito con cura e attenzione, reso possibile grazie al sostegno di Lidl Italia, da anni al fianco di Opera Cardinal Ferrari. Il menù prevede una proposta completa e genuina: antipasto con affettati, uova sode, formaggi e insalata russa, ravioli di magro con crema di ricotta e peperoni, fettine di vitello con funghi e patate al forno, per concludere con colomba al cioccolato e caffè.
"La Pasqua, centro e cuore di tutto l’anno liturgico, ci ricorda la possibilità di rinascita e di un nuovo inizio soprattutto per chi vive l’esperienza dell’emarginazione e della solitudine estrema, grandi mali della società contemporanea che affliggono i più fragili, gli invisibili ai quali si deve e si può rispondere con il gesto dell’accoglienza – commenta Luciano Gualzetti, presidente di Opera Cardinal Ferrari -. Il tradizionale pranzo di Pasqua quindi è uno dei gesti più concreti di accoglienza, perché un pasto caldo accompagnato da momenti di socializzazione, può davvero aiutare a ritrovare dignità e speranza, ma anche la possibilità, per i credenti, di avere la consolazione dei sacramenti, specialmente dell’Eucaristia e della Riconciliazione. La presenza dell’Arcivescovo è un segno forte di attenzione verso chi è più fragile, ma anche verso tutti i volontari che ogni giorno, con cuore e costanza, fanno dell’accoglienza una missione”.
I numeri
I recenti numeri di Opera Cardinal Ferrari registrano una crescita rispetto all’anno precedente, segnale di un bisogno sociale sempre più ampio e pressante:
67.487 ingressi al centro diurno, con 9.997 persone in più rispetto al 2023; 65.275 ingressi in mensa; 38.250 ingressi a colazione; 11.557 docce servite. A questi si aggiungono i 443 nuovi accessi da inizio anno, di cui 331 uomini e 112 donne, in prevalenza nella fascia d’età compresa tra i 51 e i 66 anni (302 persone), seguiti dagli over 67 (98 persone). Un dato che fotografa un’Italia che invecchia nella solitudine e spesso, nell’invisibilità.