MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Va a fuoco la lavatrice, uccisa dal fumo a 93 anni. I vicini: “Sentivamo il telefonino squillare”

Pasquina Giavaldi è morta nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo nel quartiere Affori. Era originaria di Crema

Milano, 19 agosto 2024 – “Bussavamo alla porta ma lei non rispondeva. L’abbiamo anche chiamata al cellulare: dal pianerottolo sentivamo il suo telefono squillare da dentro casa ma niente da fare. È stato straziante”.

A parlare è Rita M., una residente del condominio di via Don Grazioli 24, nel quartiere di Affori, dove ieri all’alba è divampato un incendio che è stato fatale per Pasquina Giavaldi, di 93 anni, residente in un appartamento del terzo piano. Le cause sono ancora da accertare ma dai primi rilievi dei vigili del fuoco sembra che le fiamme siano partite dalla lavatrice, all’interno del bagno.

La signora è stata trasportata in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda: era in arresto cardiaco ed è deceduta poco dopo, verosimilmente per il fumo inalato.

L’incendio

L’allarme è scattato poco dopo le 6.30, “quando un uomo che vive al piano di sopra – spiega Rita M. – si è affacciato alla finestra e, per caso, si è accorto di una colonna di fumo che usciva dalla finestra del bagno della signora Giavaldi”. Quindi si è subito mobilitato, chiamando il 112 e cercando nel frattempo di entrare a casa dell’anziana, aiutato anche da altri condòmini. “La signora non rispondeva. Abbiamo insistito finché non sono arrivati i soccorsi”. Oltre ai pompieri, gli operatori di Areu, la polizia di Stato e la polizia locale. La finestra del bagno si affaccia sulla porzione laterale dello stabile che ha in tutto cinque piani.

Dal basso, dalla stradina in cui si trovano i parcheggi, il cancello per l’ingresso delle auto e poi altri civici, guardando in alto si nota la finestra del terzo piano con attorno l’intonaco completamente annerito. Non ci sono altri segni. La facciata è in ordine. L’incendio è rimasto circoscritto e non ha interessato altri appartamenti.

I ricordi

All’ora di pranzo, si sente il ticchettio di stoviglie e posate: la vita, negli altri alloggi, è ripresa come sempre. E al citofono alcuni abitanti spiegano di non essersi accorti di nulla. I condòmini che invece si sono dati da fare raccontano del “risveglio movimentato” inaspettato, della domenica dopo Ferragosto.

Alcuni conoscevano bene la signora Pasquina Giavaldi, che aveva compiuto 93 anni lo scorso aprile ed era originaria di Crema, arrivata a Milano da ragazza. “Viveva qui da decenni, era in pensione da tanto tempo”. Stando ai racconti dei vicini, aveva dei parenti che ogni tanto andavano a trovarla. Autosufficiente, “si faceva aiutare da una donna per le pulizie di casa e per la spesa”. Nonostante gli acciacchi dell’età “era ancora in salute. Aveva solo problemi di udito”.

Il cordoglio

Con tutta probabilità non si è accorta del fumo che all’improvviso ha invaso la casa ma può anche darsi che abbia tentato di chiedere aiuto senza tuttavia riuscirci. All’arrivo dei soccorsi, “quando abbiamo saputo che la signora era viva, abbiamo sperato ce la facesse – commenta un’altra vicina – ma purtroppo Pasquina è morta in ospedale”.

Chi la conosceva la descrive come “una donna gentilissima, trattava le persone con garbo. Pacata nei modi e molto riservata, infatti sappiamo molto poco del suo passato. Spiace che sia morta in questo modo”.