"Abbandono e degrado: situazione inaspettata", sopralluoghi del Comune nelle strutture pubbliche, dall’ex centro giovani alla biblioteca, al centro diurno disabili, al palazzetto dello sport, fino alle case popolari per toccare con mano lo stato dell’arte. "Dappertutto servono manutenzioni, pianificazione da rivedere", annuncia il sindaco Diego Torri. Correzione degli obiettivi in vista a Trezzo per fare "fronte a interventi necessari", già nelle linee di mandato il primo cittadino aveva indicato alcune priorità e invitato l’opposizione di centrodestra, da cui ha raccolto il testimone a giugno, ad accompagnarlo durante le verifiche. "L’analisi ha coinvolto l’intero patrimonio immobiliare municipale, dagli edifici inutilizzati ai luoghi di lavoro, passando per gli spazi concessi alle associazioni – aggiunge –. Il quadro complessivo è piuttosto preoccupante: sono necessari cantieri straordinari e riqualificazioni importanti. Alcuni appartamenti degli alloggi comunali, oggi vuoti, presentano una situazione tale da renderli inagibili".
Un tema chiave in tempi di caro mattone e fame di affitti a prezzi abbordabili, con tante famiglie che non arrivano a fine mese. A lasciare tutti a bocca aperta, "l’ex centro giovani di via Mazzini chiuso due anni fa e consegnato all’incuria – ancora Torri –. Per altri stabili si rende necessario il ripristino delle manutenzioni ordinarie per prevenire un degrado progressivo". La visita servirà a stendere un elenco di priorità sulla base delle risorse disponibili "per ripristinare l’utilizzo degli stabili oggi fuori uso e ristrutturare invece quelli aperti".
Alcuni restyling hanno già preso il via, a cominciare dal palazzetto dello sport, "per altri sono stati stanziati cospicui investimenti, 350mila euro per le case comunali di via Adda". "Dopo aver verificato caso per caso, siamo costretti a ricalibrare in parte la pianificazione degli obiettivi di mandato, considerato che risorse economiche importanti saranno assorbite da questi interventi urgenti – dice Stefano Crespi, assessore ai Lavori pubblici –. Proseguiremo comunque con lo sviluppo anche degli altri traguardi che ci eravamo prefissati. Il patrimonio pubblico non è proprietà dell’amministrazione di turno, ma dell’intera collettività e la Giunta ha il dovere di mantenerlo per metterlo a disposizione di tutti".