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Patto siglato: più facile per i rifugiati trovare impiego

Protocollo d'intesa a Varese per favorire l'inserimento lavorativo dei titolari di protezione internazionale, rispondendo alla carenza di manodopera e promuovendo occupazione di qualità.

Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio

Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio

Semplificazioni per la carta d’identità, il codice fiscale, la tessera sanitaria, l’alfabetizzazione, percorsi di informazione e formazione professionale, forme di collaborazione e supporto per favorire l’incontro di domanda-offerta di lavoro e conseguente integrazione sociale dei beneficiari, ricerca di opportunità di finanziamenti pubblici e privati e reperimento di risorse per sostenere tutti gli impegni assunti: sono i caposaldi del protocollo d’intesa firmato nella sala consiliare dell’Amministrazione provinciale da Prefettura, enti, uffici, associazioni e organizzazioni sindacali per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale.

É una delle risposte all’analisi del mercato sul territorio effettuata dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese, anche su dati della Provincia di Varese, che ha evidenziato il notevole disequilibrio tra domanda e offerta in diverse attività lavorative e la necessità di soddisfare i bisogni di professionalità delle imprese interessate, promuovendo occupazione di qualità in termini di diritti e tutele. Contestualmente, la prospettiva di offrire formazione e/o lavoro ai titolari di protezione internazionale ha portato alla necessità di mettere a disposizione di coloro che sono ospitati nei centri di accoglienza l’opportunità di sviluppare un progetto di vita che dia loro speranza e dignità. Da queste due riflessioni – la carenza di manodopera lamentata dal mondo del lavoro e la necessità di offrire occasioni di formazione e/o di lavoro ai titolari di protezione internazionale – le istituzioni, gli enti e le parti sociali della provincia hanno manifestato la disponibilità e l’interesse a elaborare e a sottoscrivere il patto.

Le parti firmatarie costituiranno almeno un gruppo di lavoro negli ambiti di varie attività, con lo scopo di promuovere l’attuazione di progetti e iniziative perché domanda e offerta possano collimare.R.Va.