GABRIELE MORONI
Cronaca

Paul Barlow e il sogno avverato: grazie agli “eroi” di Cisliano e Corbetta che salvarono lo zio dai nazisti

Da Londra alla provincia di Milano sulle tracce di due famiglie che diedero riparo a tre soldati inglesi in fuga nel 1943. Ora il nipote del soldato George Noakes ha potuto incontrare gli eredi: "Fu genuina solidarietà umana”

Paul Barlow sulla tomba di Esterina Oldani

Paul Barlow sulla tomba di Esterina Oldani

Cisliano (Milano) – Paul Barlow ha il sorriso di chi è pienamente felice: il sogno di questo sessantenne londinese si è avverato dopo un anno di ricerche. Ha ritrovato, conosciuto, abbracciato i discendenti dei due uomini che nel travagliatissimo settembre del 1943, subito dopo l’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, accolsero a Cisliano il prozio George Michael Noakes, fuggito da un campo di prigionia, e altri due soldati britannici, William Knoff e James Willetts. Quegli imprevisti ma provvidenziali angeli custodi si chiamavano Carlo Oldani e Alberto Introini.

Paul domina la commozione, la stessa di chi lo ascolta, mentre ringrazia anche a nome della sua famiglia. "Un giorno il nostro prozio, George Noakes, e i suoi due compagni, bussarono alla vostra porta per chiedere aiuto. Molti li avevano allontanati, per paura di ritorsioni o semplicemente per non essere coinvolti. La vostra famiglia avrebbe potuto facilmente fare lo stesso. Avrebbero potuto dire loro di andare via e chiudere la porta. Nessuno li avrebbe incolpati. Invece aprirono la porta, li nutrirono, li vestirono. Li ospitarono in casa per giorni. Grazie a questi gesti, fatti di solidarietà umana e di genuina carità, tre uomini hanno avuto una vita piena e realizzata. So che George ha provato a farvi visita dopo la guerra. Prima ha scritto per dire a tutti che erano al sicuro. Poi nel 1949, mentre lavorava in Germania, tornò in Svizzera e in Italia. Mi risulta che ci sia stata una telefonata. Per qualche motivo, il collegamento non è stato stabilito. Siamo qui per completare questo cerchio, per ringraziarvi tutti come figli e nipoti di eroi". A Cisliano il primo incontro di Paul e della pattuglia di parenti che lo accompagna è con Claudio Ricc i. I ricordi di Claudio sono affidati ai racconti di sua madre Angelina, nipote di Carlo Oldani in quanto figlia del fratello Tarcisio.

Quei tre uomini che, laceri e affamati, si presentarono alla cascina Oldani parlavano una lingua sconosciuta. Ma gli Oldani comprendevano alla perfezione il linguaggio del cuore. Carlo sfamò i fuggiaschi, li rivestì con gli abiti di Tarcisio, che una terribile asma aveva portato via da poco, li nascose in un capanno. Uno dei tre aveva i capelli fulvi, si decise di rasarlo perché quel colore avrebbe potuto destare sospetti.

Il soldato si chiamava George Michael Noakes, del quinto battaglione East York. Quando piombarono i tedeschi, Carlo fece appena in tempo a fare fuggire gli inglesi. Avvisò Alberto Introini, guardiacaccia alla tenuta La Forestina, proprietà della famiglia Pisani Dossi. Alberto era anche suo genero per avere sposato la figlia Carmelina. Il guardiacaccia trovò rifugio per gli ex prigionieri alla Forestina. Fu la loro salvezza. Vennero presi contatti con i partigiani del bosco del Riazzolo. George e gli altri salirono su una corriera per Milano. Li accompagnavano Esterina, una delle figlie di Carlo Oldani, e la cugina Angelina, solo quattordici anni ma un grande coraggio: la mamma di Claudio Ricci. A Milano c’era un treno per la Svizzera e la libertà.

Per Paul Barlow è un pellegrinaggio nel tempo e nelle memorie. La cascina Oldani è stata ristrutturata. La Forestina oggi è un agriturismo. Al cimitero di Cisliano Paul è sulle tombe di Carlo, Esterina, Angelina Oldani, in quello di Corbetta va da Introini. Su tutte lascia un mazzetto di “non ti scordar di me“ annodato alla riproduzione di un dono portato per gli amici italiani, una targa in legno di quercia con incise le parole "In memoria della famiglia di George Noakes alla famiglia Oldani (e alla famiglia Introini, ndr ). Si ringrazia per l’umanità e il coraggio dimostrato nell’accogliere e proteggerlo. Ricorderemo sempre". Paul ha con sé altre sorprese. Un libro fotografico sul prozio George, che dopo essere vissuto per otto anni in Germania, si fece monaco, prese i voti perpetui, operò in Portorico, Pakistan, Bangladesh. Su un tablet ha raccolto voci e volti di familiari e parenti. Volti anziani ma gioiosi che si illuminano mentre pronunciano "thank you" ma anche "grazie". A Galliate è in attesa Giancarla. Lei e la sorella maggiore Bruna sono le figlie del guardacaccia Introini. Missione compiuta. Si è avverato il sogno di George Michael Noakes.