di Alessandra Zanardi
Proseguono i lavori per il raddoppio della Paullese tra Settala e Paullo, ma il restyling dell’ex statale 415 non potrà dirsi completo, finché non verranno eliminati i semafori che oggi fanno da tappo, all’altezza di San Donato. Un intervento, la desemaforizzazione della Paullese, per il quale Città Metropolitana ha avanzato una richiesta di accesso alle risorse del Recovery Fund. Sono dunque affidate ai contributi per il rilancio post-Covid le speranze di far decollare in tempi ragionevoli un’opera che altrimenti dovrà trovare altre coperture economiche, col rischio di continui slittamenti e il protrarsi dei disagi, in termini di code e rallentamenti, che oggi rendono la vita difficile agli automobilisti. Il progetto presentato da Città Metropolitana per cercare di ritagliarsi una linea di finanziamento prevede l’eliminazione degli incroci con semaforo in corrispondenza di via Gela e via Moro. L’operazione sarà accompagnata dalla costruzione di un cavalcavia all’altezza di via Gela e di una passerella ciclo-pedonale all’altezza di via Moro, per consentire l’attraversamento in sicurezza della Paullese da parte di biciclette e pedoni. Il costo complessivo, secondo la stima dei tecnici, è dieci milioni di euro.
La richiesta di accesso al Recovery Fund si basa sul fatto che "l’intervento comporterà un vantaggio in termini di sicurezza per tutti gli utenti stradali – spiegano da Città Metropolitana -. Il progetto favorisce inoltre la ripresa economica delle imprese nel settore delle costruzioni, gravemente danneggiato a causa della crisi da Covid-19". "L’obiettivo perseguito – proseguono dall’ente sovraccomunale – è la risoluzione di un nodo critico che crea una cesura nel territorio e un’interruzione nella fluidità della circolazione". Oggi i semafori di San Donato contribuiscono al formarsi di code e rallentamenti nelle ore di punta e questo aspetto "rappresenta una delle criticità da sanare per snellire il traffico lungo tutta l’arteria", commenta il sindaco di Paullo Federico Lorenzini. Intanto, il raddoppio delle corsie tra Settala e Paullo permetterà di allacciare quest’area ai lotti dell’ex statale che sono già stati riqualificati. Affidati alla Gi.Ma.Co, impresa valtellinese con un centinaio di dipendenti, i lavori sono partiti alla fine del 2020 e si concluderanno, salvo intoppi, in 540 giorni. Quarantun milioni di euro è il costo di un’opera che prevede l’allargamento della carreggiata in un tracciato di tre chilometri, dall’innesto con la Cerca all’arco Tem. In programma anche l’eliminazione del semaforo di Conterico, che sarà sostituito da una rotatoria.