di Monica Guzzi
"Pedemontana è una delle opere più importanti del Paese. Se la Banca europea ha deciso di sostenerla, significa che sono rispettati tutti i canoni". Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e alla mobilità sostenibile, plaude all’operazione politico-finanziaria che porterà in poco più di un anno allo sblocco dei cantieri delle tratte B2 e C dell’autostrada.
Sono lontani i tempi in cui l’allora ministro dem Graziano Delrio annunciava che non avrebbe speso un euro dello Stato per il megacantiere, considerato uno spreco di denaro pubblico.
Ieri il governatore lombardo Attilio Fontana è sceso in campo per ringraziare innanzitutto il Governo per il ruolo decisivo giocato nello sblocco di un’opera considerata strategica per i collegamenti orizzontali in Lombardia, a conferma del fatto che "dove c’è la collaborazione interistituzionale le cose si fanno". E qui si tratta di un cantiere dato più volte per morto, incagliatosi nella ricerca di finanziatori (quasi 5 miliardi di euro i costi dell’opera da 157 chilometri che si appresta ora ad attraversare la Brianza), salvatosi dal rischio di fallire e da una causa milionaria come quella con il colosso austriaco delle costruzioni Strabag.Proprio la chiusura del braccio di ferro con l’ex impresa appaltatrice del precedente lotto per Fontana e per l’ex ministro Roberto Castelli, oggi presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda, è la chiave di volta del recupero che consentirà la riapertura dei cantieri, fermi da più di cinque anni a Lentate sul Seveso dopo l’inaugurazione della tratta da Lomazzo.
"Ringrazio il mio staff: tutti hanno lavorato sodo nel mese di agosto", dice Castelli. Il risultato è arrivato proprio l’ultimo giorno del mese, quando il cda di Apl ha aggiudicato sia la gara di finanziamento, per un ammontare complessivo di 1 miliardo e 741 milioni di euro, sia quella di affidamento al contraente generale. I finanziatori del progetto sono un pool di banche commerciali con Cassa Depositi e Prestiti Spa e Bei, con Regione Lombardia quale socio di riferimento. Serviranno a realizzare le tratte da Lentate a Cesano Maderno (B2) e da qui a Vimercate (C), affidate al raggruppamento temporaneo di imprese tra Webuild Spa, mandataria e la mandante Impresa Pizzarotti & C. Spa per un importo complessivo del contratto di 1 miliardo e 259 milioni.
L’apertura dei cantieri è prevista per la seconda metà del 2022 previa elaborazione del progetto esecutivo da parte del contraente generale. Il termine dei lavori è fissato per la seconda metà del 2025, in tempo perché l’autostrada possa essere in funzione per i Giochi invernali del 2026.
"Abbiamo avuto attacchi pesantissimi sulla devastazione che Pedemontana avrebbe fatto e invece scopriamo dal ministero dell’Ambiente che Pedemontana è green", ha detto ieri nella conferenza stampa organizzata in Regione il presidente dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, Roberto Castelli, replicando alle accuse.
E l’ex ministro rilancia: l’autostrada in realtà è una soluzione vrerde, perché consentirà di drenare il traffico di attraversamento dei centri abitati. "Pedemontana è una soluzione green, perché assorbe traffico e inquinamento, lo convoglia su di sé e lo toglie dai centri urbani. Quindi è vero che migliorerà l’ambiente, soprattutto nei centri urbani. Questo è quello che hanno colto il Ministero e la Bei". Respinte anche le accuse sui finanziamenti pubblici: "Ho sentito parlare di spreco di denaro pubblico e di dirottamento di risorse, ma al di là dei 364 milioni che abbiamo come equity, il resto è tutto denaro preso a prestito. La Regione, Bei, Cdp e il mercato ci danno un grande aiuto, ma i soldi ce li prestano".