ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Milano, nell’hotel di pesci e tartarughe: vasche e terrari da "tutto esaurito"

Oltre 300 ospiti da Andrea Fiorio

Andrea Florio (Newpress)

Milano, 30 agosto 2019 - Una pensione speciale per pesci e tartarughe. Che sorge dentro Acquariomania di via Negroli, negozio specializzato in acquariofilia, aperto dal 1986. L’idea è venuta al titolare Andrea Fiorio, 54 anni: «In totale quest’estate abbiamo ospitato 150 pesci e altrettante tartarughe». Un successo perché, se di strutture ricettive per cani e gatti ce ne sono a iosa, c’è carenza per quelle rivolte ai «pets» più particolari. Qui vitto e alloggio sono davvero economici: si parte da 50 centesimi al giorno. Appena arrivati, gli animali passano al «check in» che serve a Fiorio per identificare l’esemplare in modo inequivocabile: «Per le tartarughe prendiamo le misure in millimetri e fotografiamo il piastrone inferiore, la loro impronta digitale. Per i pesci scriviamo un cartellino con lunghezza, colore, specie e caratteristiche. Se sono della stessa razza e della stessa lunghezza utilizziamo tante vasche, in modo che sia impossibile confondersi».

I iù numerosi sono i classici pesci rossi. Scopriamo che esistono varietà differenti, per «forma» e costi. Oltre ai più classici ne notiamo altri tre più grandi con il «testone», frutto di selezioni particolari. Sono di proprietà del negozio ma vengono noleggiati in televisione. E sono famosissimi: «Sono quelli che nuotano nell’acquario-scrivania di Fabio Fazio. Settimana prossima torneranno alla trasmissione “Che tempo che fa”». Hanno trascorso la loro lunga estate di ferie, per così dire, a casa. Ma le varietà ospitate sono numerosissime e dalle caratteristiche più diverse. Spicca un anfibio dall’aspetto davvero mostruoso: «È un axolotl albino. Una salamandra messicana, studiata dai ricercatori di tutto il mondo per la sua straordinaria capacità rigenerativa: è infatti capace di ricreare compiutamente organi e arti integralmente amputati. Essendo una specie a rischio non è più possibile importarla, riusciamo solo a recuperare qualche esemplare fra i privati».

Fra quelli d’acqua dolce ci sono i neon, così chiamati perché illuminati da una striscia blu fluorescente: amano vivere in banchi. A differenza del pesce combattente: «In Asia organizzano dei combattimenti cruenti fra due maschi». I discus sono particolarmente belli per i loro colori vivaci e si pagano anche caro (il loro prezzo può arrivare a 80 euro). Mai quanto il pesce imperatore che arriva a costare 180 euro. Vive nell’acqua salata anche il pesce pagliaccio, il Nemo del film della Disney, che può possedere «livree» diverse. Incluso nel soggiorno è inclusa una visita di check up per questi animali. «La metà delle telefonate che ricevo al giorno è per motivi di salute. Soprattutto per i pesci rossi: tenuti nelle vaschette troppo piccole si ammalano più frequentemente. Non vendo infatti le bocce».