Per Alessandro Impagnatiello
si profila quasi sicuramente l’ergastolo. O meglio gli investigatori puntano a garantire l’ergastolo, almeno in primo grado, e per esserne certi servono le aggravanti.
Potrebbe concorrere a diminuire la pena una eventuale seminfermità mentale, dedotta da una perizia specifica.
Il killer è giovane e incensurato, in questi casi, sul calcolo definitivo della pena, si valuta anche, sul lungo termine, la possibilità di un suo recupero. Il tema è quello della funzione rieducativa della pena e in questo senso si ragiona sui 30 anni, almeno in secondo grado.