Francesca
Golfetto*
Il Salone del Mobile di settembre intende essere un segnale di ripartenza dei comparti italiani del design e di certo dobbiamo gratitudine alla riproposizione dell’iniziativa, che poggia in grande parte sulle spalle degli imprenditori e sui loro sforzi di innovazione. Salone e Fuori Salone sono infatti il prodotto di un impegno collettivo che ha portato negli anni a risultati straordinari di visibilità dei comparti italiani di design, oltre che a enorme indotto locale di turismo business e consumer. Il 65% dei visitatori-buyer arriva oggi a Milano per ottenere quella che loro stessi definiscono una “learning-experience”, un’immersione nel senso del design e nelle innovazioni, in una città che li riassume e ne presenta le avanguardie, insieme a una popolazione dai gusti estetici tra i più sofisticati del mondo. Il risultato di tutto questo è che il Salone del Mobile (con Milano e il Made in Italy) è riconosciuto dalla stampa internazionale come rito imprescindibile per i buyer che cercano fornitori sulla frontiera dell’innovazione. Il Salone ha infatti superato di almeno il 30% le citazioni di fiere e altri sistemi produttivi europei, un tempo molto più avanti di quelli italiani. La scelta di presidiare la posizione malgrado la pandemia merita dunque encomio. Ma è importante non sprecare l’occasione. Salone e Fuori Salone, se forse quest’anno avranno pochi buyer in presenza, saranno di certo oggetto di forte interesse online da parte di coloro che non potranno trasferirsi nella capitale del design. E la raccomandazione, oltre a quella di lavorare con media e new media, va ai contenuti perché le aspettative dei buyer chiedono la rappresentazione del futuro. Agli imprenditori che stanno decidendo se e come investire in questa iniziativa, va ricordato che occorre trovare modi creativi per esserci fisicamente o online, perché in fiera vale la legge ‘lontano dagli occhi, lontano dal cuore’. Quest’anno, esserci non è solo marketing individuale, ma anche difesa del posizionamento conquistato a livello collettivo. *Università Bocconi