Un manager, che sarebbe legato a Nunzio Samuele Calamucci e ad altri indagati nell’inchiesta milanese sulle presunte cyber-spie, è stato perquisito a Bruxelles dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese con la collaborazione dell’autorità belga. Si tratta di Antonio Rossi, dirigente in Belgio di una società di revisione (estranea all’inchiesta), il quale stando agli atti dell’indagine avrebbe dovuto, per conto del gruppo che ha a capo l’ex super poliziotto Carmine Gallo e Calamucci, creare una società "clone" della Equalize a Londra. Al manager sono stati sequestrati pc e altri dispositivi informatici.
Da quanto si è saputo, nell’inchiesta coordinata dal pm della Dda Francesco De Tommasi, con l’aggiunta Alessandra Dolci e il procuratore Marcello Viola, e dal pm della Dna Antonello Ardituro, le perquisizioni a carico del manager sono andate avanti per alcune ore.
Dagli atti, in particolare, emergerebbero suoi contatti con Gallo, Calamucci e con l’altro esperto informatico Mattia Coffetti. Già nei giorni scorsi si era saputo che il Belgio, assieme all’Inghilterra ma anche alla Lituania, dove è stato sequestrato un server, era uno dei fronti esteri dell’indagine sui presunti dossieraggi con informazioni riservate prelevate da banche dati strategiche. Negli atti depositati vengono indicati presunti legami e contatti col Belgio. Calamucci, intercettato, parlava di "rapporti cosiddetti humint con soggetti che gestiscono le banche dati nel mondo".