REDAZIONE MILANO

Persi 70 milioni per la sanità. Il Pd: sistema da ricostruire

Lombardia sesta in graduatoria, salta il premio. Majorino: l’eccellenza non c’è più

"Un sistema da ricostruire dalle fondamenta". Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Consiglio regionale, commenta così lo stato della sanità in Lombardia, alla luce dell’arretramento della regione nella graduatoria ministeriale – quella liquidata dal governatore Attilio Fontana come "puttanata" – che porta in dote anche una perdita di 70 milioni di euro. Infatti, come riportato ieri su queste pagine, chi si piazza nelle prime cinque posizioni del monitoraggio ministeriale ha diritto a spartirsi una premialità che ammonta in totale a 200 milioni di euro e che per la Lombardia, alla luce dei suoi 10 milioni di abitanti, sarebbe valsa, per l’ appunto, 70 milioni di euro. Da qui le parole del capogruppo del Pd.

"L’ennesima conferma – attacca Majorino – della gestione fallimentare della destra, che non trova di meglio che cercare di nasconderla addossando la colpa al Governo nazionale, nonostante questo sia amico, e si rifiuta di ammettere le proprie colpe. La tanto decantata eccellenza del sistema sanitario lombardo evidentemente non c’è più. Resta certamente quella dei professionisti che vi lavorano e tengono con fatica in piedi un sistema che arranca. La sanità in Lombardia è da ricostruire dalle fondamenta. Noi stiamo portando avanti il progetto di legge di iniziativa popolare che è già incardinato in Commissione sanità". A replicare è Massimiliano Romeo, segretario della Lega lombarda: "Il sistema sanitario regionale resta un’eccellenza per i suoi ospedali e il personale che ci lavora, dando risposte alle esigenze dei lombardi e di migliaia di pazienti che arrivano da altre regioni. Si può fare ancora meglio? Certo, infatti stiamo portando avanti l’autonomia differenziata".Gi.An.