Abbiategrasso (Milano) - Sono quattro le carcasse dei cinghiali contagiati dalla peste suina africana trovate nel parco del Ticino che hanno fatto scattare la zona rossa.
L’Unione europea ha deciso di istituire una fascia protetta con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea. Saranno coinvolti 16 comuni della provincia di Pavia e vari paesi della Città metropolitana milanese, compreso Abbiategrasso. Questi i comuni dell'area milanese: Motta Visconti, Besate, Morimondo, Ozzero, Abbiategrasso, Vernate, Rosate, Calvignasco, Bubbiano, Gudo Visconti, Casarile, Vermezzo con Zelo e Albairate. Ma il provvedimento potrebbe essere esteso ai comuni della provincia di Varese.
Per ora nella zona rossa non è possibile passeggiare nei boschi o cercare funghi. Le escursioni sono concesse ai residenti e ai proprietari o affittuari di seconde case, ma con l’obbligo di cambiare le calzature alla partenza e all’arrivo e di effettuare il lavaggio delle suole delle scarpe, così come i ciclisti devono lavare le gomme delle bici.
La peste suina classica è una malattia di origine virale che può colpire i suidi (maiale domestico e cinghiale). Nei maiali la malattia può manifestarsi con una varietà di sintomi, come febbre persistente, inappetenza, diarrea, affezioni cutanee, disturbi nervosi, minore produttività, eventuali polmoniti e aborti. La mortalità risulta elevata, soprattutto tra gli animali più giovani. Non esistono cure efficaci per la peste suina classica. La legislazione sulle epizoozie vieta la cura degli animali infetti e prescrive in modo vincolante l'eliminazione degli interi effettivi infetti allo scopo di interrompere la catena di infezione. Senza un intervento così radicale infatti la malattia, altamente contagiosa, potrebbe rapidamente propagarsi ad altre aziende suinicole.