LAURA LANA
Cronaca

Sesto, 200 firme per chiedere più sicurezza in piazza Trento e Trieste

Il comitato cittadino ha lanciato una petizione per avere telecamere, illuminazione, pattuglie e un'ordinanza anti mala movida. "Siamo stanchi di avere spacciatori dalla mattina alla sera"

Raccolta firme sulla sicurezza in piazza Trento e Trieste a Sesto

Sesto San Giovanni (Milano) – “Non ne possiamo più. Siamo veramente messi a dura prova”. Uno dopo l’altro, gli abitanti del quartiere Rondò-Torretta sono arrivati in piazza Trento e Trieste e hanno aspettato il loro turno per firmare. “Vogliamo più sicurezza. Abbiamo paura”. In poche ore il comitato “Riprendiamoci piazza Trento e Trieste” ha riempito una decina di fogli, arrivando a 200 adesioni. “Non ce lo aspettavamo neanche noi. Sono arrivati da via Risorgimento, da via Bandiera, da ogni parte di questa zona per chiedere all’amministrazione delle misure per migliorare la vivibilità di piazze e vie”, hanno spiegato gli organizzatori.

Le richieste al Comune sono poche e chiare. Si parte con un impianto di videosorveglianza. “Chiediamo l’installazione delle telecamere nelle piazze, come Trento e Trieste, e nelle strade vicine, almeno in quelle che sono state segnalate alle forze dell’ordine e alla polizia locale come più sensibili”. Del resto, gli eventi degli ultimi mesi hanno visto un’escalation di episodi criminali tra risse, lo stupro di un’anziana, spaccio, oltre a schiamazzi e situazioni di degrado. “Chiediamo una maggiore illuminazione. Ormai le persone hanno anche paura di attraversare questa piazza, appena fa buio. Le mamme dicono ai figli che tornano da scuola di non passarci”.

Una piazza Trento e Trieste sempre più vuota e desolata, senza panchine – rimosse dall’amministrazione – e dove ha chiuso la saracinesca dopo decenni di attività lo storico Bar Bass, mentre da qualche anno si attende che riapra l’ex Boschetto. “Restano invece aperte, anche no stop, attività mal frequentate, che diventano il fulcro di schiamazzi, degrado, vendita e consumo di alcol e altro ancora. Nella petizione abbiamo chiesto che questi locali, già attenzionati e segnalati alle forze dell’ordine, siano chiusi dalle 20”.

Distributori h24, minimarket sempre aperti, altri locali già attenzionati dalla polizia di Stato per le frequentazioni di pregiudicati. . “Siamo stufi di vivere in una zona insicura , di aver paura di uscire e rientrare a casa e di vedere spacciatori dalla mattina alla sera. Ormai si evita addirittura di attraversare la piazza appena fa buio”. Nei prossimi giorni il comitato lascerà la petizione anche in alcuni negozi del quartiere, dove i residenti potranno recarsi per dare la propria adesione. “Chiediamo anche che venga mantenuta alta la frequenza dei pattugliamenti, anche dinamici e non per forza fissi. Siamo a conoscenza dei problemi di personale e risorse di tutti i corpi. Per questo le telecamere sarebbero un valido aiuto nella risoluzione della questione”. Il comitato, intanto, promette anche di fare la sua parte. “Abbiamo in cantiere anche qualche iniziativa per animare la zona, perché dobbiamo essere per primi noi abitanti a riappropriarcene con un presidio sociale. Alcune le abbiamo già realizzate. Altre le stiamo pensando per Natale”.