REDAZIONE MILANO

E' morto Philippe Daverio, intellettuale cosmopolita ed ex assessore di Milano

Docente e saggista, si è spento a 70 anni. Ha studiato a Varese e alla Bocconi di Milano

Philippe Daverio durante la preview della mostra multimediale su Van Gogh (Ansa)

Milano, 2 settembre 2020 - Lutto nel mondo dell'arte e della cultura: è morto, questa notte all'istituto dei Tumori di Milano, Philippe Daverio. Nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Francia, Daverio è scomparso a un mese dai suoi 71 anni. 

Padre italiano, Napoleone Daverio, costruttore, e madre alsaziana, Aurelia Hauss, Philippe Daverio era il quarto di sei figli. Dopo gli studi in collegio, dove ha ricevuto un’educazione ottocentesca, ha frequentato prima la Scuola Europea di Varese, e poi ha studiato economia e commercio, senza laurearsi (non scrive la tesi finale pur superando tutti gli esami), alla Bocconi di Milano. Nel 1975 ha aperto la “Galleria Philippe Daverio”, in via Monte Napoleone 6 a Milano, dove si occupava prevalentemente di movimenti d’avanguardia della prima metà del Novecento. Nel 1986 viene aperta a New York la “Philippe Daverio Gallery” rivolta all’arte del XX secolo. Nel 1989 ha aperto a Milano in corso Italia 49 una seconda galleria di arte contemporanea.

Come gallerista ed editore ha allestito molte mostre, e pubblicato una cinquantina di titoli, tra i quali ricordiamo: Catalogo ragionato dell'opera di Giorgio De Chirico fra il 1924 e il 1929; Catalogo generale e ragionato dell'opera di Gino Severini. È stato, dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini del comune di Milano, dove ha ricioperto l'incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all'Educazione e alle Relazioni Internazionali.

Nel 1999 è stato inviato speciale della trasmissione Art'è su Rai 3 e nel 2000 è stato autore e conduttore di Art.tù. Dal 2002 al 2012 esce la serie Passepartout su Rai 3,  programma d'arte e cultura, seguito poi da Il Capitale. Nel 2011 per Rai 5 ha condotto Emporio Daverio, una proposta di invito al viaggio attraverso l'Italia. Ha collaborato con riviste e quotidiani come Panorama, Vogue, Liberal, Avvenire, Il Sole 24 Ore, National Geographic, Touring Club, L'architetto e QN Quotidiano Nazionale.  È stato direttore del periodico Art e Dossier e consulente per la casa editrice Skira. Ha collaborato inoltre ad una rubrica sull'arte nel mensile Style Magazine del Corriere della Sera. Con la casa editrice Rizzoli ha pubblicato diversi libri.

È stato coinvolto da Vittorio Sgarbi nella sua giunta del comune di Salemi come bibliotecario. Ha insegnato storia dell'arte presso la IULM di Milano, e storia del design presso il Politecnico di Milano, e fino al 2016 ha ricoperto l'incarico di professore ordinario di disegno industriale presso l'Università degli Studi di Palermo.

Nel 2008 è stato chiamato dal regista Pier Luigi Pizzi ad interpretare il narratore Njegus nell'operetta La vedova allegra di Franz Lehár, in scena al Teatro alla Scala. Nel 2009 ha presentato  lo spettacolo Shock, balletto sulla catarsi dei vizi capitali, ideato e diretto da Andrea Forte Calatti, in scena al Teatro degli Arcimboldi.

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Nelle amministrative 2009 si è candidato consigliere provinciale di Milano nella lista civica di Filippo Penati. Nel 2010 è stato designato dal sindaco di Palermo come consulente per la Festa di Santa Rosalia: durante la celebrazione ha però avuto un alterco verbale con alcuni contestatori e subito dopo si è dimesso dal suo ruolo. Nel mese di settembre del 2010 è stato nominato Direttore del Museo del Paesaggio di Verbania, sul Lago Maggiore, ma si è dimesso polemicamente dopo soli due mesi.

Nel 2011, in concomitanza dei festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, ha fondato il movimento d'opinione Save Ital[. Il movimento, privo di una struttura organizzativa, si propone di sensibilizzare intellettuali e cittadini di ogni provenienza geografica ("la denominazione inglese serve a testimoniare che il patrimonio culturale dell'Italia non appartiene solo agli italiani ma al mondo intero, anche perché il latino si studia oggi molto più a Oxford che a Pavia", ha dichiarato Daverio in una delle sue conferenze) alla salvaguardia dell'immensa eredità culturale dell'Italia.

È stato consulente artistico del progetto «Genus Bononiae» della Fondazione Carisbo di Bologna, che ha lanciato la rassegna "Bologna si rivela" con quattro mostre nel 2011e curato l'apertura del nuovo museo Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni. Il 23 luglio 2018 è stato proclamato a Marciana Marina vincitore della quattordicesima edizione del Premio letterario La Tore.