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Più di tremila firme contro Trenord: "No al divieto di bici sui treni"

Associazioni e comitati chiedono di ritirare la misura "Per evitare assembramenti potenziare il servizio"

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Sono quasi tremila in un paio di giorni le firme raccolte online dalla petizione lanciata da Milano Bicycle Coalition, piattaforma di "contenuti e servizi dedicati alla mobilità sostenibile", per ripristinare il trasporto di bici sui treni Trenord. L’azienda di trasporti ha motivato il divieto di due ruote a bordo con "l’assalto dei rider" che renderebbe impossibile rispettare il distanziamento anti-contagi. La petizione è stata lanciata per chiedere "il potenziamento del servizio sulla rete regionale e nazionale" e "far ritirare l’assurdo provvedimento di Trenord contro le biciclette, contro i lavoratori in bici e contro il cicloturismo".

All’iniziativa hanno aderito Fiab Ciclobby Onlus, Genitori Antismog, Massa marmocchi, Legambiente Lombardia, Deliverance Milano e Cittadini per l’Aria onlus. I promotori spiegano che "la soluzione all’eccessivo numero di biciclette sul treno è il potenziamento dei servizi dedicati, non la sospensione del servizio. Questo è un momento in cui la bici può offrire soluzioni valide per l’ambiente ed i rischi sanitari; anche le istituzioni ne promuovono l’utilizzo. Da anni le persone che adottano questo mezzo chiedono di attuare politiche per favorire l’acquisto o la predisposizione di treni adeguati, voci che molto spesso restano inascoltate".