
Gorgonzola, obiettivo puntato su rete fognaria e torrente Molgora
La mappa del rischio esondazione fra Molgora e rete fognaria, le fasce del Pai (Piano per l’Assetto Idrogeologico) aggiornate, le nuove prescrizioni a chi costruirà in futuro, gli interventi possibili nell’area del Molgora e sul reticolo idrografico minore, alzata di mano unanime per il nuovo Piano del rischio idraulico sul territorio di Gorgonzola, "ciò che accade in questi anni richiede un cambio di passo". C’è anche, ovviamente, il progetto di maggiore rilievo, la maxi vasca di laminazione del Molgora fra Gorgonzola, Bussero e Pessano, iter in corso, realizzazione prevista per il 2029. Progetto enorme, finanziamento già disponibile (oltre 36 milioni di euro), dibattito in corso fra enti su aspetti tecnici non di dettaglio. L’assunzione di impegno, quella di discuterne nei particolari in un punto dedicato in occasione di uno dei prossimi consigli comunali. "Giusto e doveroso. La vasca è necessaria - così a sintesi il presidente dell’assise Filippo Stucchi - ma ci sono tre amministrazioni comunali, peraltro di diverso colore politico, che vigilano e vigileranno: sui dettagli di progetto, sulle dimensioni e i tempi di costruzione, su un argine compatto al rischio “infiltrazioni”, perché quando si muove e si trasporta terra l’attenzione non è mai troppa. E sulle compensazioni ai territori". È stato l’assessore all’Ambiente Alberto Villa a presentare il piano, documento "d’acqua" a pieno titolo, che fotografa la situazione del Comune di Gorgonzola, evidenzia gli ambiti critici e sottoscrive possibili scenari. Il piano per il rischio idraulico è obbligo di legge, "eravamo pronti ad approvarlo già nel 2023 - così Villa - ma abbiamo atteso la revisione delle fasce del Pai, terminata nell’agosto dell’anno scorso". Obiettivo puntato su rete fognaria e torrente Molgora, e due sostanziali ambiti di azione diretta del Comune: "Il primo riguarda l’edilizia privata e i futuri permessi a costruire, ogni privato dovrà impegnarsi a realizzare la cosiddetta “invarianza idraulica”. Altri interventi dovranno ridurre i fattori di rischio". Un rischio che ancora oggi c’è. La zona "rossa" quella prossima alla stazione MM di Villa Pompea, a ovest dell’abitato, "in assenza di misure strutturali si calcola che un evento meteo eccezionale ci manda “sotto” di un metro e mezzo, anche due". Molgora e rete fognaria: "il collettore corre sotto l’asta del torrente. Ma in caso di evento straordinario la rete rischia di saltare". Il pollice alzato della minoranza. La richiesta, quella di una fase di approfondimento condiviso sul progetto vasca: "Una grande opportunità, che va bene inquadrata".
Monica Autunno