SIMONA BALLATORE
Cronaca

Piazza della Scienza. Laboratori en plein air via l’asfalto e 52 piante. Una svolta da 5 milioni

Pronta la nuova area tra i palazzi dell’università: sarà luogo di ricerca. Dal monitoraggio dello smog alle falde acquifere, fino gli insetti impollinatori. "Ecco il Rinascimento della rigenerazione urbana: esempio da esportare".

Pronta la nuova area tra i palazzi dell’università: sarà luogo di ricerca. Dal monitoraggio dello smog alle falde acquifere, fino gli insetti impollinatori. "Ecco il Rinascimento della rigenerazione urbana: esempio da esportare".

Pronta la nuova area tra i palazzi dell’università: sarà luogo di ricerca. Dal monitoraggio dello smog alle falde acquifere, fino gli insetti impollinatori. "Ecco il Rinascimento della rigenerazione urbana: esempio da esportare".

"Qui abbiamo studiato la rigenerazione urbana in maniera olistica, direi Rinascimentale: non è solo un rinverdimento, è un laboratorio a cielo aperto che unisce tutte le discipline". Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, taglia il nastro di Piazza della Scienza, insieme al governatore lombardo Attilio Fontana e all’assessore comunale alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi. Un progetto da 5 milioni di euro, partito dalla depavimentazione nel 2023, per creare aree verdi e spazi di ricerca volti a studiare l’impatto dei cambiamenti climatici ma anche a mitigarne gli effetti e a ridurre l’inquinamento. Una rete di sensori raccoglie dati dal cielo alle falde: si monitorano la temperatura, la qualità dell’aria, l’impatto acustico, il rischio idro-geologico, ma anche la biodiversità. Una linea di ricerca, per esempio, è dedicata agli insetti impollinatori, che son tornati a popolare Piazza della Scienza. Emiliano Pioltelli, assegnista di ricerca in Ecologia, sta conducendo le indagini: "I dati raccolti ci permetteranno di comprendere come la creazione di nuovi spazi verdi supporti le comunità locali di insetti impollinatori, ad esempio fornendo loro cibo e aree di nidificazione", spiega. E si controlla lo stato di salute della piazza analizzando l’attività sintetica delle piante: "I dati raccolti qui ci permettono di comprendere l’impatto di una foglia, di una chioma, fino a un metro quadrato di spazio verde", sottolinea Emily Rose Palm, ricercatrice in Fisiologia vegetale, mentre si creano anche aree di socialità, coinvolgendo i cittadini e le scuole. Per evitare “bolle di calore“, sono state create zone d’ombra: si sono predilette piante autoctone - ne sono state messe a dimora 52 - più 568 arbusti, che non richiedono molta acqua e sono più resistenti agli stress idrici. Via il calcestruzzo, l’area verde è stata estesa del 40% e gli altri materiali utilizzati sono stati scelti con cura, calcolando la loro capacità riflettente. I ricercatori del dipartimento di Scienze dell’ambiente e della terra hanno già riscontrato, a distanza di un anno, una diminuzione della temperatura al suolo del 20-25%. "Grazie ai sensori saranno monitorati l’inquinamento acustico e il particolato atmosferico – spiega Iannantuoni –, ci saranno anche sensori biologici per valutare gli effetti di inquinanti aero-dispersi. Dalla geologia alla biologia, dalla chimica all’economia: la piazza è diventata laboratorio per decine di ricercatori e assegnisti e un esempio che può essere applicato a tutte le piazze d’Italia".

"I nostri sensori misurano in tempo reale i livelli di rumore e la qualità del suono finalizzati alla valutazione del benessere dell’ecosistema “piazza”. La qualità del paesaggio sonoro prima e dopo gli interventi sarà quantificata attraverso questionari somministrati a chi frequenta Piazza della Scienza", spiegano Valentina Zaffaroni Caorsi e Andrea Potenza, rispettivamente assegnista di ricerca in Bio-acustica e dottorando in Acustica ambientale, mentre Luca Gallia, dottorando in Scienze geologiche, studia la caratterizzazione dell’Isola di Calore Urbana di Milano a differenti scale spaziali. "Piazza della Scienza è un perfetto laboratorio a cielo aperto dove osservare gli effetti della rigenerazione urbana sul microclima cittadino – racconta –. Abbiamo sviluppato una rete di monitoraggio per raccogliere numerosi parametri, principalmente temperatura superficiale e dell’aria, e valutare, tramite software di modellazione numerica, come questi siano cambiati in seguito ai lavori di rigenerazione". "Il progetto di rigenerazione di Piazza della Scienza, finanziato dalla Regione Lombardia insieme al Ministero dell’Università e della Ricerca mira a rinnovare l’area con interventi di sostenibilità ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici – conclude il governatore lombardo, Attilio Fontana –. La Regione si è impegnata negli ultimi anni per realizzare infrastrutture innovative, e questa piazza diventa un “living lab“ dell’ateneo, grazie a tecnologie avanzate per la pianificazione urbana sostenibile".