MILANO
Piazza Diaz , luogo di memoria. Lì, a pochi passi da Piazza Duomo, c’è il Monumento al Carabiniere, la grande granata sormontata da una fiamma con tredici punte piegata dal vento realizzata in onore dei carabinieri caduti per mano delle Brigate Rosse, voluto e inaugurato dal generale Carlo Alberto dalla Chiesa nel 1981. Di fianco al monumento per l’Arma c’è la lapide che ricorda la strage del 3 settembre 1982 in via Carini, a Palermo, in cui morirono proprio il generale Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, uccisi da sicari della mafia.
Due professori , Pietro De Luca (già dirigente scolastico della Marignoni-Polo di via Melzi d’Eril) e Giuseppe Teri, hanno scritto una lettera in cui premettono che "oltre ad essere luogo di ricorrenza per l’anniversario del 3 settembre da parte dell’Arma dei Carabinieri, questo monumento viene visitato regolarmente dalle scuole e rientra nei percorsi di studio e di memoria organizzati dall’Associazione Libera e dall’Anpi".
Premessa necessaria per spiegare il motivo della loro lettera, cioè la situazione di disordine che regna intorno alla lapide in ricordo del generale Dalla Chiesa: "La visita al monumento è ostacolata dal posteggio dei motorini e dalla sosta per carico e scarico di ogni tipo di camioncino. Il problema si è aggravato negli ultimi mesi e addirittura nel corso dell’intero anno scolastico ha reso difficili le visite guidate. Questo avviene senza che ci sia alcun controllo".
De Luca e Teri, a questo punto della missiva, lanciano un appello pubblico perché "Milano è città di memoria e i milanesi amano particolarmente questo monumento, come testimonia l’impegno delle scuole e dell’università. La storia del generale Dalla Chiesa e della sua azione di contrasto al terrorismo e alla mafia è un esempio di virtù civica e di attaccamento al dovere, che costituisce stimolo costante per i cittadini e per le nuove generazioni". I due professori hanno segnalato la situazione critica intorno alla lapide dedicata al generale al presidente della Commissione consiliare Antimafia del Comune, Rosario Pantaleo, esponente del Partito democratico, che – si legge ancora nella lettera di De Luca e Teri – "ha preso a cuore questo disagio e si sta adoperando per una soluzione e di questo lo ringraziamo". La conclusione dell’appello pubblico è la seguente: "L’auspicio è che ci sia da parte di tutti un’attenzione costante e definitiva, così che tutti i luoghi di Memoria di Milano vengano valorizzati e protetti, al fine di facilitare la conoscenza delle grandi e belle storie italiane e della nostra città".
Un messaggio è rivolto anche al sindaco Giuseppe Sala, che ogni anno, come tutti i primi cittadini milanesi, il 3 settembre si reca in Piazza Diaz per onorare il sacrificio del generale Dalla Chiesa. La speranza è che il prossimo 3 settembre il problema di degrado da parcheggio selvaggio intorno alla lapide e, più in generale, in Piazza Diaz, sia stato definitivamente risolto.