Milano, 12 dicembre 2019 - In un clima di grande commozione e partecipazione per la commemorazione di una delle pagine più buie della storia della Repubblica, il presidente Sergio Mattarella è arrivato, poco dopo le 14, a Palazzo Marino. Prima dell'inizio del Consiglio comunale straordinario per i 50 anni della strage di Piazza Fontana, il capo dello Stato ha incontrato le vedove di Mario Calabresi e Giuseppe Pinelli.
Un momento estremamente importante e significativo. Dopo aver salutato Licia Pinelli con le due figlie Silvia e Claudia, e Gemma Calabresi con il figlio Mario, Mattarella ha incontrato i familiari delle 17 vittime della strage.
"La Repubblica è stata più forte degli attacchi contro il popolo italiano"
Ha detto Mattarella, durante il suo discorso in consiglio comunale a Milano. "Ma i tentativi sanguinari di sottrarre al popolo la sua sovranità sono falliti. Immersi in pieno nella storia d'Italia, di cui l'attentato alla Banca Nazionale dell'Agricoltura rappresenta una pagina indelebile, affermiamo il dovere del rispetto di una memoria collettiva, in una vicenda di cui si conoscono origini e responsabilita - ha proseguito il capo dello Stato -. Disinvolte manipolazioni strumentali del passato persistenti riscritture di avvenimenti, tentazioni revisioniste alimentano interpretazioni oscure entro le quali si pretende di attingere versioni a uso settario, nel tentativo di convalidare, a posteriori, scelte di schieramento, opinioni di ieri" .
"L'attività depistatoria di una parte di strutture dello Stato è stata, quindi, doppiamente colpevole".
Ha aggiunto Mattarella nel suo intervento. "Un cinico disegno, nutrito di collegamenti internazionali a reti eversive, mirante a destabilizzare la giovane democrazia italiana, a vent'anni dall'entrata in vigore della sua Costituzione. Disegno che venne sconfitto". Il presidente della Repubblica ha ricordato nel suo discorso oltre alle vittime della strage di Piazza Fontana anche l'anarchico Giuseppe Pinelli e il commissario Luigi Calabresi, alla presenza dei familiari. "Nel momento in cui facciamo con commozione memoria delle vittime di piazza Fontana - e, con loro di Giuseppe Pinelli, del Commissario Luigi Calabresi - sappiamo di dover chiamare le espressioni politiche e sociali del Paese, gli uomini di cultura, l'intera società civile, a un impegno comune: scongiurare che si possano rinnovare in Italia le fratture terribili in cui si inserirono criminalmente quei fatti".
Ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in un passaggio del suo discorso in consiglio comunale. "Io penso - ha proseguito - che la buona politica debba sempre cercare di fare i conti con la Storia e penso anche che chi rappresenta la comunità milanese debba scusarsi verso Pietro Valpreda e Giuseppe Pinelli per la loro persecuzione. Un sentimento di grata memoria che vale anche per il commissario Luigi Calabresi, un servitore dello Stato ucciso dopo una campagna d'odio offensiva verso la democrazia. La memoria - ha concluso Sala - è giustizia ed esercizio di etica civile. Esercizio quotidiano, perché abbia il senso di omaggiare i caduti e non rendere vano il loro sacrificio. Milano sarà sempre al loro fianco, come è stato fatto in passato e come sarà anche nel futuro di questa citta''.
Fuori da Palazzo Marino