Milano, 17 dicembre 2019 - Via i tavoli da pic nic, 'simbolo' - tra favorevoli e critici - dell'intervento di urbanistica tattica, grazie a un 'patto di collaborazione' iniziato ad aprile scorso e prolungato fino a fine anno, in via Rovereto-via Giacosa, nel Municipio 2. Al via lo smantellamento degli arredi del progetto 'TrentaMi in verde', l'iniziativa promossa da Genitori Antismog e FIAB Milano Ciclobby, su progetto dell'architetto urbanista Matteo Donde', e realizzata con la collaborazione dei cittadini di NoLo Social District e gli attivisti del collettivo MoBì. A fine anno scade infatti il patto di collaborazione con il Comune per la sperimentazione del progetto.
"Abbiamo avuto un incontro di aggiornamento con il Comune di Milano: il patto di collaborazione con NoLo Social District e Core-lab sarà prolungato di circa un mese, per consentire al meglio le operazioni di smantellamento, dopodiché la sperimetazione proseguirà a cura del Comune di Milano che molto probabilmente fornirà panchine, vasi e rastrelliere in sostituzione dell'attuale allestimento", hanno spiegato da MoBì. I tavoli sono comunque stati 'salvati' e assegnati a due scuole del quartiere: l'Istituto scolastico Casa del Sole e l'Istituto scolastico Ciresola. "Siamo molto contenti perché entrambi gli istituti utilizzeranno i tavoli per potenziare importanti spazi per la didattica all'aperto", hanno sottolineato ancora da Mobì. Salve anche le piante, che sono state destinate al parco Trotter.
Nel frattempo, il Comune lavorerà a un progetto definitivo per l'area che, però, solleva le critiche del Municipio 2 per la "gestione imbarazzante da parte del Comune", secondo il presidente Samuele Piscina. "I cittadini sono in rivolta, ma nessuno ci interpella. Ci sono seri problemi di parcheggio in doppia fila e di disturbo della quiete pubblica durante l'estate; noi avevamo fatto una proposta alternativa che tenesse conto delle richieste dei cittadini, compresa la messa in sicurezza dell'uscita dal Trotter. L'assessore Granelli e l'ammnistrazione continuano a non ascoltare nessuno, prima delle richieste dei cittadini viene sempre l'ideologia del 'no' alle auto senza se e senza 'ma'".