THOMAS FOX
Cronaca

Le storie di piazza Vetra: “Ieri streghe e briganti. Oggi studenti e turisti”

Una storia lunga e multiforme quella di piazza Vetra, che oggi appare come una spianata semicircolare all’ombra della Basilica di San Lorenzo Maggiore

Uno scorcio della basilica di San Lorenzo Maggiore dall’ingresso del parco sulla piazza

Uno scorcio della basilica di San Lorenzo Maggiore dall’ingresso del parco sulla piazza

Milano – In epoca romana era uno slargo appena fuori dalle mura, dove il canale Vetra incontrava i fiumi Seveso e Nirone. Nel Medioevo era un campo dove venivano impalati gli eretici, bruciate le streghe, impiccati gli assassini. Nell’’800 era un quartiere povero e pericoloso, sede di tintorie e concerie, frequentato da delinquenti e prostitute. Una storia lunga e multiforme quella di piazza Vetra, che oggi appare come una spianata semicircolare all’ombra della Basilica di San Lorenzo Maggiore.

La sezione più interna è adibita a parco, quella esterna è pavimentata e punteggiata da negozi, una grande area è occupata dal cantiere della nuova stazione della metro blu. “È una zona di passaggio più che di sosta, attraversata da qualche turista e da molti studenti”, racconta Alice Velati, che abita vicino. “La sera risente del movimento dei giovani che frequentano le Colonne e i locali qui intorno - aggiunge Mirko Merli, che lavora in zona - Ma resta una piazza tranquilla e molto amata dai milanesi”. Dove riposano le storie e le leggende di secoli e secoli di vita cittadina.