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Piazzale Baiamonti, Giovanni Storti sulle barricate: “Salvi solo 2 tigli su 4, gli alberi sono importanti”

Milano, lunedì 9 ottobre presidio dei comitati. L’annuncio del comico: “Sarò anch’io in piazza”

I tigli di piazzale Baiamonti e Giovanni Storti

Milano – “Dopo aver strappato con una gru i rami del vecchio glicine passandola come una potatura, ora vogliono abbattere due tigli”. Giovanni Storti, del trio Aldo Giovanni e Giacomo, torna sulla vicenda degli alberi di piazzale Baiamonti da sacrificare per fare posto al nuovo Museo della Resistenza. Il comico ha annunciato che si unirà al presidio organizzato, per lunedì 9 ottobre, dal comitato Giardini in Transito proprio nell’area del cantiere. 

"Vi chiedo – dice Storti sul suo account di Instagram – di esserci per dimostrare che gli alberi sono importanti. Tanto più in una città come Milano dove quest’estate ne sono caduti circa 300. Il Comune dice di non aver i soldi per ripiantarli e allora cosa fa? Abbatte quelli sani”.

Per salvare almeno una parte degli alberi del piazzale, dopo un’indagine della Soprintendenza e in accordo con il Comune, era stata approvata una variante al progetto del Museo. Che prevede un ridimensionamento del glicine del Circolo ex Combattenti e il salvataggio di due tigli e un bagolaro, ma anche l’abbattimento di altri due tigli e un nespolo.

Una variante che per i comitati rappresenta "una vittoria positiva ma con un retrogusto di amarezza". “Se tre grandi alberi (due tigli e un bagolaro) e il glicine principale (almeno quello che ne rimane, vista anche la maldestra potatura effettuata) saranno preservati, altri due tigli di 25 metri e un povero nespolo, colpevoli soltanto di essersi trovati sulla strada di quest'opera, tanto attesa quanto discussa saranno invece sacrificati".

Secondo il comitato "se tutto il processo di progettazione fosse stato gestito sin dall'inizio con maggiore attenzione tutti gli alberi presenti sul sito avrebbero potuto essere salvati, con un ritorno in qualità ambientale per il museo stesso, per gli spazi esterni ad esso e per tutto il quartiere".

Dello stesso avviso anche i Verdi: “Su 4 tigli – dice il capogruppo Carlo Monguzzi – il Comune di Milano ne abbatte 2, per fare spazio al Museo della Resistenza. E questo nonostante l'Odg votato all'unanimità dal Consiglio comunale che chiedeva di salvarli tutti".