REDAZIONE MILANO

Piazzale Selinunte. Bocciata la richiesta di tutela delle case

La commissione: edifici di non particolare rilevanza

A sinistra, la zona di case popolari intorno a piazzale Selinunte, nel quartiere di San Siro

A sinistra, la zona di case popolari intorno a piazzale Selinunte, nel quartiere di San Siro

Niente vincolo urbanistico-architettonico sul quartiere di case popolare di piazza Selinunte, nel cuore di San Siro, composto da circa 6 mila alloggi, quasi tutti di proprietà dell’Aler, in cui risiedono circa 10 mila persone. Nel 2024 la Rete dei Comitati per la Città metropolitana ha inviato alla Regione Lombardia una richiesta, sottoscritta da oltre 100 professionisti – professori universitari, giornalisti, scrittori – e da associazioni e cittadini: il documento chiedeva di riconoscere il notevole interesse pubblico al quartiere Erp di San Siro.

Alcuni osservatori hanno interpretato questa mossa della Rete dei Comitati come una reazione contro il progetto “Rigenerare la città” per la trasformazione urbana, sociale e ambientale del quartiere San Siro a Milano, proprio partendo da piazzale Selinunte, un progetto presentato nel dicembre 2023 e ideato dall’architetto Massimo Roj, fondatore e ceo di Progetto CMR, insieme all’ingegnere (ed ex assessore comunale) Gianni Verga, all’avvocato Antonio Belvedere dello studio Belvedere Inzaghi & Partners e a Fabio Bandirali. Un piano che propone una partnership pubblico-privato, un modello che secondo i proponenti consentirebbe di rinnovare l’edilizia popolare esistente senza costi aggiuntivi per l’amministrazione pubblica e permetterebbe ai residenti di rimanere nello stesso quartiere. Il cuore del progetto sta nell’equilibrio tra edilizia libera e popolare, che rappresenta la chiave per il rinnovamento dei quartieri Erp.

Al di là del progetto "antagonista" rispetto alle intenzioni della Rete dei Comitati, la Direzione Territorio e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, dopo aver ricevuto l’istanza, ha promosso una consultazione con l’amministrazione comunale, così come previsto dal Codice del Paesaggio, al fine di attivare un confronto preliminare rispetto all’effettiva sussistenza del “notevole interesse pubblico”, anche in considerazione della conoscenza puntuale dei luoghi.

A seguito di tale richiesta la struttura regionale Paesaggio ha poi attivato, nell’ottobre 2024, un sopralluogo nel quartiere, alla presenza della Soprintendenza territoriale della Città metropolitana, dei quattro Commissari esperti in materia paesaggistica, nonché alla presenza dei tecnici del Comune, allo scopo di valutare direttamente le caratteristiche urbanistico-architettoniche del quartiere.

La conclusione? "La Commissione regionale, a seguito di quanto rilevato durante il sopralluogo e dall’attenta analisi della documentazione, ha ritenuto di non ravvisare la sussistenza di requisiti tali da poter riconoscere il notevole interesse pubblico del Quartiere Erp San Siro Milite Ignoto-Baracca – si legge in una nota di Palazzo Lombardia –. Nello specifico, la Commissione ha valutato che il quartiere in oggetto, pur rappresentando un esempio significativo di disegno urbano dell’epoca, non sia pienamente riconducibile al principio di tutela del notevole interesse pubblico con particolare considerazione della qualità architettonica degli edifici di non particolare rilevanza, e dell’ordinaria qualità degli elementi costitutivi del contesto urbano di appartenenza".

M.Min.