ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

L’ultimo saluto a Pierantonio Rossi, dalla maglia dell’Inter alla bottiglia di champagne: “Lui avrebbe voluto così”

Melegnano, la famiglia ha voluto realizzare il desiderio del 60enne morto in un incidente a Finale Ligure. "Quando morirò, non siate tristi e organizzate una festa", aveva chiesto

A Melegnano l'ultimo saluto a Pierantonio Rossi

A Melegnano l'ultimo saluto a Pierantonio Rossi

Melegnano (Milano) – Adagiata sopra la bara c’era la maglia dell’Inter, la sua squadra del cuore, mentre all’interno i familiari hanno messo una bottiglia di champagne, "perché lui avrebbe voluto così. Diceva sempre: “Quando morirò, non siate tristi. Che sia una festa“". Chiesa gremita e tanta commozione, ieri mattina a Melegnano nella basilica minore di San Giovanni, per l’ultimo saluto a Pierantonio Rossi, il 60enne di Cerro al Lambro morto il 24 agosto in seguito a un incidente stradale in Liguria, dov’era in vacanza con la famiglia. In tanti hanno voluto far sentire affetto e vicinanza alla moglie Paola e alla figlia Carolina, ma anche ai fratelli Gianluigi e Giuseppe.

Tutti travolti da un profondo e improvviso dolore. Consulente finanziario per il banco di Desio, Rossi era molto conosciuto tra Melegnano e Cerro al Lambro, dove aveva ricoperto anche incarichi politici (era stato consigliere comunale di area centrista) e aveva contribuito a fondare l’associazione Corti-Rossi, che nel 2008 aveva donato una culla della vita all’ospedale Predabissi. La famiglia ha chiesto di devolvere eventuali donazioni in memoria del defunto proprio in favore dell’associazione. "Di lui ci resteranno l’onestà intellettuale, la disponibilità, la voglia di spendersi per il bene comune".

Così ha detto durante l’omelia Piero Masolo, missionario del Pime e grande amico della famiglia Rossi. Il religioso ha ricordato, da bambino, le estati trascorse nella villa dei nonni materni, a Bogliasco, "dove mi era consentito tuffarmi nella piscina con lo scivolo solo in presenza di Pierantonio e dei suoi fratelli". Masolo ha anche esortato a scansare la tristezza e la rabbia con "la pace del cuore" e a vivere l’esistenza "in maniera gioiosa, amando la vita in ogni sua forma" . Alle esequie erano presenti anche politici, esponenti delle associazioni e autorità locali, in testa i sindaci di Cerro al Lambro e Melegnano, Gianluca Di Cesare e Vito Bellomo. "Era sempre allegro e generoso. Si adoperava per gli altri. Non diceva mai di no": così ricorda Pierantonio il vicino di casa e amico fraterno Paolo Anghinoni.