Milano, 3 dicembre 2024 – “Tu non potevi certamente esserci, ma vedi i tuoi antenati che invece c’erano almeno avevano il coraggio di affrontare il nemico a viso aperto. Tu probabilmente saresti stato dietro ai tuoi amici, nascosto, a indicare quello cattivo: perché non hai neanche il coraggio!”. Sono queste le parole con cui Romano La Russa è riuscito a far infiammare il consigliere regionale del Pd, Pierfrancesco Majorino. Che pure è un politico di lungo corso, abituato alle provocazioni tipiche dei dibattiti tra avversari a più livelli della politica.
L’inizio della carriera
Milanese classe 1973, Majorino inizia la sua esperienza politica molto giovane, come presidente nazionale dell'Unione degli Studenti; nel 1998 si iscrive ai Democratici di Sinistra, entrando a fare parte del Consiglio del Ministero della solidarietà sociale, all'epoca presieduto dalla collega di partito Livia Turco. Nel 2004 Majorino diventa segretario dei Democratici di Sinistra a Milano e due anni dopo, alle elezioni amministrative (che vedono la vittoria della candidata del centro-destra Letizia Moratti), viene eletto consigliere comunale nella lista dell'Ulivo; dal 2008 al 2011 è capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale.
Assessore a Milano
Dopo cinque anni nei banchi dell'opposizione, Majorino viene riconfermato in Consiglio comunale alle elezioni amministrative del 2011, nelle quali viene eletto sindaco Giuliano Pisapia, riportando il comune di Milano ad un governo di centro-sinistra dopo 18 anni; Pisapia, una volta insediatosi come primo cittadino, nomina Majorino Assessore alle politiche sociali.
In vista delle elezioni amministrative del 2016 si candida alle primarie del centro-sinistra per nominare il candidato della coalizione di centro-sinistra come successore dell'uscente Giuliano Pisapia. Majorino si classifica terzo, dietro la vicesindaco di Pisapia Francesca Balzani e l'ex-commissario per l'Expo Giuseppe Sala, il quale una volta eletto lo sceglie nuovamente come Assessore alle politiche sociali.
Parlamentare europeo
Alle elezioni europee del 2019, Majorino viene candidato al Parlamento europeo nelle file del Partito Democratico per la circoscrizione Italia nord-occidentale, risultando con 93.175 voti il terzo candidato della lista più votato nella sua circoscrizione. Si insedia come europarlamentare il 2 luglio 2019, dopo essersi dimesso dalla carica di assessore a fine giugno.
In Consiglio regionale
Majorino è stato candidato a presidente regionale nelle elezioni in Lombardia del 2023 con il sostegno delle forze di centro-sinistra e del Movimento 5 Stelle, in contrapposizione al candidato del centro-destra, il presidente uscente Attilio Fontana (Lega), alla candidata del Terzo Polo Letizia Moratti e alla candidata dell'Unione popolare Mara Ghidorzi. Si fermerà al 33,93% venendo sconfitto da Fontana.
Eletto comunque consigliere regionale lombardo (in quanto primo candidato presidente non eletto), annuncia che si dimetterà da euro-parlamentare, al fine di conservare il mandato in Regione, per coordinare dall'Aula l'opposizione alla giunta Fontana.