Tre pietre d’inciampo per non dimenticare gli operai-partigiani della Breda e della Falck fra gli organizzatori del grande sciopero del marzo 1944 che bloccò il triangolo industriale Milano-Torino-Genova. Pessano rende omaggio ad Antonio Villa, Ambrogio Tremolada e Domenico Bonfanti inghiottiti dal lager "ma vivi nel cuore e nella memoria", dice il sindaco Alberto Villa.
La cerimonia con Anpi, Comune e familiari davanti alle case dei giovani deportati. Prima tappa, Cascina Pariana per ricordare Antonio Villa, l’aggiustatore in manutenzione arrestato a 33 anni in fabbrica durante l’intervallo mensa, inviato a Mauthausen nell’aprile 1944 e destinato al sottocampo di Gusen, con il numero di matricola 61779. Morì nel campo lasciando la moglie e tre figli piccoli. Il corteo ha raggiunto Cascina Oltrona dove era nato Ambrogio Tremolada, classe 1907, il partigiano apparteneva al Comitato di liberazione della Falck. Dopo l’arresto fu rinchiuso a San Vittore, poi a Bergamo, e infine anche lui fu deportato a Mauthausen, dove arrivò l’8 aprile 1944 e dove trovò la sua fine il 22 febbraio 1945, due mesi prima della liberazione. Infine, via Umberto dove visse Domenico Bonfanti, torturato dopo il fermo a San Vittore, trasferito nelle carceri di Bergamo, e richiuso su una tradotta bestiame a Bolzano dove rimase fino al 6 ottobre 1944. Il 17 ottobre venne internato a Dachau, poi a Aufkirk-Uberlingen, dove morì il 18 febbraio 1945.
"Siamo orgogliosi che anche Pessano sia fra le città che hanno posato pietre d’inciampo - dice Villa, parente di Antonio Villa -. Dobbiamo tutto ad Anpi. Due anni fa ci chiese aiuto e siamo arrivati finalmente a questo giorno". Nel mezzo le ricerche dei familiari, "difficili e appassionanti - ricorda il sindaco - Antonio Villa, Ambrogio Tremolada e Domenico Bonfanti appartengono alla nostra comunità, continueranno a vivere e le generazioni future sapranno cosa accadde".
"Credo che il ricordo di queste persone passi anche e soprattutto attraverso il loro nome. Ora, abbiamo un segno visibile per raccontare ancora meglio ai giovani ciò che è stato. Ringrazio l’Anpi per ciò che ha fatto e per aver portato anche a Pessano con Bornago un’idea così bella e importante".