ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Pieve Emanuele comune più brutto dell’hinterland, ma il sindaco non ci sta: “Le nostre bellezze vi aspettano”

Secondo un sondaggio lanciato su Instagram è la realtà peggiore della provincia, per colpa di urbanistica e palazzoni. Il primo cittadino Pierluigi Costanzo: “Servizi e verde, siamo anche molo altro”

Il castello di Pieve Emanuele

Il castello di Pieve Emanuele

Pieve Emanuele (Milano) - Qual è il Comune più brutto dell’hinterland di Milano? Secondo un sondaggio social, si tratta di Pieve Emanuele.

La città di 16mila abitanti a Sud del capoluogo ha incassato commenti non proprio edificanti sulla pagina Instagram themilancityjournal Ig, ai cui frequentatori è stato chiesto quali siano i comuni del Milanese meno attrattivi per estetica e servizi. Fra i centri annoverati nei post come poco gradevoli ci sono, tra gli altri, Baranzate, Cinisello Balsamo e Rozzano; sul gradino più alto del podio, però, c’è Pieve. Una realtà che, a detta di alcuni, non è né campagna né città ed è punteggiata da palazzoni, riflesso di piani urbanistici che si sono succeduti nel tempo in maniera disordinata e frettolosa.

Di fronte a queste critiche, non è mancata l’elegante risposta del sindaco Pierluigi Costanzo, che invita gli estensori di quei commenti a visitare Pieve, per scoprirne potenzialità e bellezze nascoste. “È vero, la nostra città paga lo scotto della speculazione edilizia degli anni Settanta, che ha massacrato il territorio senza un briciolo di senso urbanistico – dice -. Ma Pieve non è solo questo. Possediamo un infinito patrimonio verde inserito nel Parco agricolo Sud Milano, parchi, lunghe vie ciclopedonali, cascine storiche, rogge e un castello. Il bosco degli elfi e l’area di Pizzabrasa sono solo alcune delle zone di pregio. Mi piace pensare che siamo sospesi tra campagna e città. Viviamo la prossimità al capoluogo come un grande vantaggio, allo stesso tempo godiamo di bellissimi tramonti sulle nostre campagne. Il mio lavoro da sindaco è valorizzare questo patrimonio, tanto da far passare in secondo piano i palazzoni, dare spazio ai progetti e valore alle persone”.

A detta del primo cittadino, i risultati del sondaggio non rispecchiano la percezione che i pievesi hanno della loro città. “Un contesto dove la qualità di vita è buona e nella gestione della sicurezza si sono compiuti notevoli passi avanti. Gli eventi culturali sono ormai numerosissimi, la rete associativa non lascia indietro nessuno, tutti i cittadini hanno un medico di base e il sistema dei trasporti consente di raggiungere Milano in pochi minuti”.

Dal ponte ciclo-pedonale che unirà via delle Rose a via dei Pini fino alla costruzione di un nuovo asilo nido e all’ampliamento della scuola di Afol, “l’invito – conclude il sindaco – è a guardare la città in prospettiva, quando i cantieri e i progetti oggi in essere saranno conclusi e avranno contribuito a migliorarne i servizi”.