Pioltello, 15 febbraio 2023 - Niente biglietto e sigaretta in bocca, la capotreno gli intima di scendere, lui per tutta risposta la prende a calci e pugni e la minaccia con un coltello. Il responsabile dell’aggressione, avvenuta ieri mattina a bordo di un treno regionale fermo alla stazione di Pioltello, è fuggito. Si tratterebbe di un magrebino, ma non è ancora stato identificato.
La donna, 37 anni, è stata immediatamente soccorsa e portata al pronto soccorso di Cernusco sul Naviglio in codice verde per le medicazioni del caso, ha riportato contusioni e un comprensibile stato di choc. Tutto è avvenuto ieri mattina a bordo di un convoglio diretto a Varese e in transito a Pioltello. Erano passate da poco le dieci quando la dipendente di Trenord, durante il normale servizio di controllo a bordo, ha visto lo sconosciuto, che sedeva in carrozza e fumava tranquillamente una sigaretta. La donna si è avvicinata, ha intimato di spegnere la sigaretta e chiesto il biglietto, di cui lo sconosciuto era sprovvisto.
Alla richiesta di scendere dal treno, la violenza: minacce verbali subito diventate schiaffi, calci e pugni, in mano anche un coltello. La donna ha cercato di sottrarsi alla furia dell’uomo guadagnando il locomotore di corsa e chiudendosi dentro. Mentre partiva la chiamata al 112, l’aggressore balzava giù dal treno e si dileguava. Forse, così racconterebbero testimoni, dopo aver agguantato una bicicletta. Saranno le telecamere probabilmente, a dare ausilio alle indagini dei carabinieri, da ieri in pieno corso nel tentativo di individuare e identificare il malvivente.
L’episodio rinfocola il dibattito sulla sicurezza, una nota, nelle ore successive al fatto, porta la firma delle segreterie regionali tutti i sindacati di categoria: "Le organizzazioni sindacali esprimono solidarietà e vicinanza alla lavoratrice vittima di questo ennesimo drammatico episodio (...). Confidiamo che i nuovi meccanismi previsti dalla recente attivazione del Protocollo sicurezza siano da subito in grado di fornire la relativa assistenza alla lavoratrice vittima dell’aggressione. Crediamo altresì urgente proseguire nel confronto con aziende e istituzioni per lavorare concretamente allo sviluppo rapido di ulteriori misure di prevenzione, necessarie ad arginare il fenomeno".