REDAZIONE MILANO

Tragedia di Pioltello, l’omaggio alle vittime 7 anni dopo il disastro. Processo alle battute finali

Alle 6,57 del 25 gennaio 2018 il deragliamento del convoglio portò via per sempre Pierangela Tadini, 51 anni, Giuseppina Pirri, 39, e Ida Milanesi, medico 61enne. Duecento persone rimasero ferite, quasi tutte si stavano recando a lavoro

Pioltello (Milano), 25 gennaio 2025 – Una cerimonia ha ricordato oggi il disastro ferroviario di Pioltello (Milano), in cui sette anni fa morirono tre passeggeri e oltre duecento passeggeri rimasero feriti. Alle 6,57 del 25 gennaio 2018 il deragliamento del convoglio portò via per sempre Pierangela Tadini, 51 anni, Giuseppina Pirri, 39, e Ida Milanesi, medico 61enne. Abitavano tutte fuori provincia, quella mattina stavano andavano al lavoro, come gran parte dei 350 viaggiatori che si trovavano sul treno 10452 di Trenord. La sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti, accompagnata da tutta la giunta comunale, ha deposto una corona di fiori al binario 1 della stazione: “Rendiamo omaggio alle tre vittime e ricordiamo i tanti feriti di quella giornata drammatica”. Il ricordo di don Marco, allora parroco di Limito: “Durante la fase dei soccorsi mi fermai a parlare con una donna, era senza scarpe. Le chiesi come stava e se potessi fare qualcosa per lei. Disse: ‘io sto bene, ma abbiamo perso dei compagni di viaggio’. Non lo dimenticherò mai”. 

PIOLTELLO - COMMEMORAZIONE DERAGLIAMENTO TRENO
La commemorazione della tragedia di Pioltello

La tragedia

Il convoglio, proveniente da Cremona, era diretto a Milano Porta Garibaldi. A causare l'incidente sarebbe stata la rottura di un giunto ferroviario: il treno viaggiava a una velocità di circa 140 km orari quando tre vagoni uscirono dai binari. Nell'incidente morirono tre donne: Pierangela, originaria di Caravaggio ma da anni residente a Vanzago, Giuseppina, 39 anni di Cernusco sul Naviglio che da un po' si era trasferita a vivere a Capralba insieme alla sorella e ai genitori, e Ida Maddalena, 61 anni, dottoressa dell'ospedale neurologico Carlo Besta di Milano.

Il processo

Per questa tragedia, il processo è alle battute finali: nei prossimi giorni è prevista la replica dei pm, mentre la sentenza è attesa per il 18 febbraio. Per tre degli otto imputati è stata chiesta l'assoluzione. Per gli altri cinque, tutti manager e dirigenti di Rfi, l'accusa chiede invece la condanna, ritenendo che tutti sapevano della necessità di sostituire quel giunto deteriorato che provocò l'incidente.