BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Pioltello, prove di rinascita: "Grazie al superbonus il Satellite ha svoltato"

Decine di casermoni sono stati acquistati da Fondazioni e da istituti di credito ristrutturati e dati in gestione a cooperative col sistema dell’housing sociale.

Decine di casermoni sono stati acquistati da Fondazioni e da istituti di credito ristrutturati e dati in gestione a cooperative col sistema dell’housing sociale.

Decine di casermoni sono stati acquistati da Fondazioni e da istituti di credito ristrutturati e dati in gestione a cooperative col sistema dell’housing sociale.

C’era una volta il Bronx chiuso fra quattro strade e paradossalmente aperto al mondo. Casermoni anonimi come alveari che hanno inghiottito migliaia di invisibili fra illegalità e degrado. Spaccio e sub-affitti in condizioni al limite. Un decadimento che il Satellite a Pioltello, borgo nato per essere una Milano 2 e diventato un ghetto, vuole lasciarsi alle spalle.

Fra i palazzoni del quartiere multietnico a 16 chilometri dal Duomo si parlano ancora più di 100 lingue, tante quante le popolazione che vi abitano. Prima è stato l’approdo della grande ondata migratoria interna, dal Sud alla ricerca di un posto fisso nelle fabbriche lombarde, poi di quella sulle rotte internazionali. In alcuni condomìni le famiglie italiane sono due su 24. Ora, il rione-laboratorio di integrazione vive una rivoluzione scattata con i cantieri del bonus edilizio 110. Qui, lo Stato ha investito mezzo miliardo e Comune, prefettura, tribunale di Milano, banche hanno dato vita a un progetto che ha ridotto drasticamente il malaffare nei duemila appartamenti della zona. È così che dal 2021 è stato tutto un fiorire di gru che hanno cancellato lo sfacelo. Oggi, questo angolo ha cambiato faccia. E nelle vie che l’amministrazione di centrosinistra si sforza di mantenere ordinate, i cumuli di masserizie per strada sono sempre meno. File di parcheggi, viavai nei negozi: gastronomia, fruttivendolo, mini-market, farmacia. È il film quotidiano di un ritorno alla normalità, dopo decenni di brutta fama. Pioltello resta il primo porto per gente in arrivo davvero da ogni angolo della terra – europei dell’est, africani, asiatici, sudamericani – e la casa è una priorità. Le aste degli anni scorsi erano frutto di mutui concessi negli anni Duemila, ma molti non hanno mai pagato le rate, andandosene all’estero coi soldi e affittando l’abitazione a 500 euro al mese a persona.

Il superbonus ha funzionato, gli edifici non sono più fatiscenti. C’è persino la bacheca digitale di condominio e lo spazio per decine e decine di biciclette che prima erano ovunque. I 48 palazzoni grigi sono diventati un paesino colorato, arancio, rosa, gli intonaci sono perfetti e i cortili ripuliti. Un’operazione iniziata nel 2016 che ha concretizzato ciò che da trent’anni a questa parte era sembrato irrealizzabile a qualsiasi Giunta: via i proprietari che non onoravano i prestiti, via gli inquilini morosi, via i subaffittuari, via gli occupanti abusivi, via tutti coloro, ed erano la maggioranza, che non pagavano le spese condominiali mandando gli edifici in rovina. Il 50% degli appartamenti, in totale circa mille, grazie a questa operazione-legalità è finito all’asta. A decine sono stati acquistati da Fondazioni e da istituti di credito, ristrutturati e dati in gestione a cooperative con lo strumento dell’housing sociale.

Nelle intenzioni, irregolarità e subaffitto dovevano cedere il posto alla locazione con tutti i crismi e a famiglie affidabili, che avrebbero mutato il quartiere in un posto vivibile. Quattro anni fa, l’ultimo passo: il maxi-intervento di ristrutturazione che ha coinvolto tutti i casermoni e li ha letteralmente trasformati. "Benedetto 110%", dice la sindaca Ivonne Cosciotti. I cantieri hanno permesso al Satellite di invertire la rotta e provare a diventare un posto come gli altri. La riqualificazione ha fatto salire il valore degli alloggi: prima le abitazioni venivano battute a 15mila euro, adesso il prezzo supera i 100mila, "e questo tiene alla larga gli investimenti mafiosi o degli stessi stranieri che si arricchivano con gli affitti abusivi".