NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, l’incidente e la fuga in macchina: pirata tradito dai post su Facebook

Viale Pisa, travolto centauro di 28 anni: è ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale San Paolo. Trentaduenne preso fuori dalla scuola del figlio

La moto travolta dal pirata della strada

Mattina del 9 settembre, siamo in via Arzaga, a due passi dalla scuola della Comunità ebraica. Un uomo scende da una macchina, si avvicina al bagagliaio e stacca la targa posteriore; vorrebbe fare lo stesso sulla parte anteriore, ma si accorge della presenza dei militari dell’Esercito e decide di allontanarsi. I vigili scopriranno in seguito che in quei minuti il conducente ha pure manomesso i fili del blocchetto di accensione per simulare il furto del veicolo. Perché? Per allontanare da sé i sospetti sull’incidente con omissione di soccorso avvenuto poco prima delle 7 all’angolo tra viale Pisa e viale Legioni Romane. In quello scontro, un motociclista di 28 anni rimase gravemente ferito: finito in coma al San Paolo, si è poi risvegliato, riportando una prognosi di almeno 45 giorni.

A un mese dall’incidente, i vigili della Squadra interventi speciali del Radiomobile hanno chiuso il cerchio, denunciando un trentaduenne di origine romena, residente in zona San Siro, che quel giorno era al volante di un veicolo intestato a un prestanome. Le indagini dei ghisa sono partite dall’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza: da lì gli agenti della polizia locale hanno individuato il modello di macchina, per poi rintracciarla in via Arzaga. All’interno dell’abitacolo, i ghisa hanno trovato documentazione medica del trentaduenne, anche se tra i dati non era indicato il domicilio. Tuttavia, quel nome è stato determinante, anche perché dagli archivi è emerso un controllo recentissimo dell’auto dell’incidente, in quel momento guidata proprio da C.Z. Inserendo sui social le sue generalità, sono risaliti al profilo Facebook del possibile pirata, scoprendo che ha un figlio che frequenta la scuola elementare.

Così i vigili si sono appostati davanti all’istituto per monitorare l’arrivo di genitori e giovanissimi alunni. Quando hanno avuto la certezza di trovarsi davanti il romeno, hanno atteso che accompagnasse il figlio in aula e l’hanno bloccato all’uscita. A valle degli accertamenti investigativi, l’uomo è stato indagato a piede libero per lesioni stradali e omissione di soccorso. Gli abiti che indossava sono stati sequestrati: erano gli stessi che aveva addosso la mattina dell’investimento.