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Milano, la nuova pizza Eataly di filiera scommette sull'alta qualità

Una sfida in collaborazione con Slow Food. Il 19 marzo parte dal capoluogo lombardo il tour delle "pizze del territorio"

Pizza Eataly Milano

Milano, 18 marzo 2019 - La pizza? E' una cosa seria. Per questo, nasce la nuova Pizza Eataly di filiera con l’incentivo ad affrontare una grande sfida: portare la qualità dei piatti iconici italiani ad un alto livello di standard, frutto del pensare locale per agire globale. Un progetto ambizioso che attribuisce una nuova identità e riconoscibilità a questo piatto simbolo della cucina italiana. Un impegno naturale e necessario per un’azienda che opera nel mondo della distribuzione alimentare con senso di responsabilità. 

Slow Food ha supportato da subito la nuova sfida e collaborato alla stesura del Manifesto della Pizza Eataly – che in dieci punti ne sintetizza filosofia e valori – e alla creazione delle Pizze del Territorio: un omaggio ai Presìdi e alle eccellenze delle regioni in cui Eataly è presente con le sue pizzerie. Da Eataly Smeraldo Milano, domani, 19 Marzo, parte il tour delle Pizze del Territorio che toccherà ognuna delle pizzerie Eataly. Nel capoluogo lombardo, protagonista sarà la Pizza Milano realizzata con ingredienti dei Presidi Slow Food e prodotti tipici locali: bianca con fiordilatte “Miracolo a Milano”, Pannerone di Lodi “Carena” (Presidio Slow Food), pancetta steccata “Bertoletti”, olio evo del Garda DOP “Avanzi”.

La Pizza Eataly concretizza l’opinione di Eataly sui grandi piatti della tradizione italiana. Così sono nati lo Spaghetto Eataly (2017), il Tiramisù Eataly (2018) e, ora, la Pizza, frutto di ricerca, esperienza e confronto con autorevoli esponenti di un mondo in continua evoluzione. A guidare la definizione della ricetta della Pizza Eataly è stato Francesco Pompilio, pizzaiolo Corporate di Eataly, in azienda da quasi dieci anni. Pompilio si è dedicato allo studio dell’impasto e delle guarnizioni con il supporto dell’executive chef Enrico Panero, del produttore delle farine Fulvio Marino e dell'esperto pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi.

“Lo stretto rapporto che abbiamo creato con i produttori è un fattore cruciale per assicurare una qualità senza compromessi”, ha spiegato Francesco Pompilio. “Da oltre 12 anni Eataly si confronta con clienti in tutta Italia, affrontando i temi dell'alimentazione di qualità con uno slancio sempre rivolto al miglioramento. Per questo, oggi ci sentiamo maturi per poter promuovere la nostra specifica idea sulla pizza, frutto di esperienze maturate nel corso degli anni e conferma della filiera di ingredienti di prima qualità utilizzati dall'inizio del nostro percorso”.

L'obiettivo, dunque, è garantire ai clienti delle dieci pizzerie italiane di Eataly (Torino, Pinerolo, Milano, Genova, Trieste, Firenze, Piacenza, Forlì, Roma e Bari) riconoscibilità, costanza qualitativa e forte identità. In sintesi, la pizza è semplicità, appagamento e frutto di una secolare elaborazione di scelte e lavorazioni che ben si coniugano con la storia di un intero Paese. È un complesso ragionamento corale orientato alla ricerca di nuovi traguardi di soddisfazione a cui Eataly punta.