
Platano di piazza Buozzi La sentenza del Comune: "Va abbattuto, è malato"
di Massimiliano Mingoia
Niente da fare. Il platano di piazza Buozzi, proprio davanti alla storica polleria Giannasi, va abbattuto e anche in fretta. Probabilmente l’albero malato sarà tagliato prima di Pasqua. La quarta perizia commissionata dal Comune sulla salute della pianta ha dato l’identico risultato delle precedenti: non c’è più nulla da fare per salvare l’albero al quale Dorando Giannasi, il titolare del chiosco di polli, aveva dedicato un’affettuosa lettera. Una missiva che aveva convinto il Comune a sospendere l’operazione di taglio del platano e ad effettuare una nuova perizia. Ma la conclusione è stata sempre la stessa: l’albero va abbattuto. Una riduzione della chioma non è perseguibile perché oltre a non risolvere il problema lo aggraverebbe.
Le condizioni del platano di piazza Buozzi, oggetto ieri di una nuova approfondita indagine, non consentono il suo mantenimento e alcun tipo di intervento conservativo. Nella relazione pervenuta come sintetica anticipazione della relazione agronomica completa che sarà inviata nelle prossime ore, il consulente incaricato dall’amministrazione comunale elenca le indagini svolte e i relativi esiti.
Insufficienti i risultati delle prove di trazione controllata. Forti anomalie evidenziate dalle prove tomografiche e confermate dalle prove densitometriche. Infezioni in corso e un’ampia necrosi nella parte orientale del fusto. A seguito di questa indagine, che segue altre tre perizie (aprile 2022, febbraio 2023, marzo 2023), il Comune ha preso atto che il “grande platano di Giannasi’’ deve essere abbattuto e pertanto predisporrà un intervento nei prossimi giorni. "Con grande dispiacere per un albero di quella bellezza e di quella imponenza non possiamo fare altro – spiega l’assessora al Verde Elena Grandi – purtroppo l’albero va abbattuto. La quarta perizia che abbiamo fatto dice che l’albero è fortemente a rischio, le prove di trazione hanno dato prova insufficiente, una patologia ha svuotato il tronco e c’è un rischio di caduta molto serio".
A questo punto – conclude Grandi – "dobbiamo capire se si potrà ripiantare qualcosa, il tornello dell’albero è troppo piccolo, a meno che non decidiamo di fare un altro intervento e di costituire una zolla più ampia".