Carenze di organico e taglio di posti letto: tra il personale dell’Asst Melegnano Martesana prosegue lo stato di agitazione e il clima rimane teso. Sindacati e Rsu lo hanno ribadito nella mattinata di ieri con un simbolico sit-in davanti al Predabissi. E per l’8 gennaio è annunciato un presidio, sempre davanti al nosocomio di Vizzolo.
Alla base dello stato di agitazione indetto da Cgil, Uil, Usb, Nursing Up e Rus c’è "la necessità, ormai improcrastinabile, di un rilancio dell’intera Asst, dai servizi ospedalieri a quelli territoriali, a beneficio sia dei lavoratori che degli utenti", spiega Antonio Bagnaschi, della Cgil-funzione pubblica.
In un recente bilancio ufficializzato dai vertici dell’azienda, e relativo alle attività svolte nel corso del 2024, si evidenziano gli sforzi compiuti per infoltire il personale e mantenere invariata la quota di posti letto. A detta di sindacati e Rsu, però, sul fronte del personale si registrano ancora importanti carenze, specie nel comparto degli infermieri (all’appello ne manca un centinaio). In sofferenza anche il settore degli Oss, dove "sono state realizzate solo 31 assunzioni sulle 65 previste". E i posti letto, secondo le cifre rese note dai sindacati, negli ultimi 7 anni sono scesi complessivamente da 750 a 500.
Per quanto riguarda le relazioni sindacali, è questa la critica mossa alla direzione, spesso si assiste a una "gestione unilaterale delle questioni", senza un reale dialogo con le controparti. Un quadro di generale criticità, di fronte al quale si chiedono "un’inversione di rotta" e un piano di potenziamento. Da qui la mobilitazione, destinata a proseguire anche dopo la pausa natalizia, secondo quanto annunciato dai suoi organizzatori.
Alessandra Zanardi