Polemica sull’impianto fotovoltaico

Il progetto di impianto fotovoltaico a Cassano d'Adda suscita polemiche tra società e consiglieri comunali, ma l'Amministrazione assicura pieno controllo e benefici per il Comune.

Polemica sull’impianto fotovoltaico

Il progetto di impianto fotovoltaico a Cassano d'Adda suscita polemiche tra società e consiglieri comunali, ma l'Amministrazione assicura pieno controllo e benefici per il Comune.

Impianto fotovoltaico della discordia, si può così definire il progetto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in programma sul terreno a ridosso della Sp184 di proprietà della società Calcestruzzi spa e in attesa di essere ceduto al Comune.

La procedura abilitativa semplificata (Pas) per l’installazione dell’impianto è stata però presentata da una società terza, la R2R srl, oggetto di una interpellanza presentata dai consiglieri all’opposizione del Pd e la civica Cassano Etica Ecologista. I terreni interessati al progetto di proprietà di Calcestruzzo spa sono gravati da un vincolo che impone la cessione a titolo gratuito quell’area oggetto del progetto, la R2R srl non avrebbe dunque titolo a presentare la richiesta della Pas, secondo gli esponenti della minoranza: "Il Comune avrebbe dovuto essere coinvolto in questa importante operazione come partner del progetto, in quanto futuro proprietario del terreno in questione e beneficiario degli introiti economici derivanti dalla messa a disposizione del terreno da parte di Calcestruzzi e degli introiti derivanti dalla cessione di energia elettrica prodotta dall’impianto. Quello che invece si configura è un’operazione imprenditoriale tra privati, realizzata su un bene che deve diventare di proprietà pubblica, i cui unici beneficiari saranno i privati".

Tutto è sotto controllo, parrebbe, sul quel progetto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico a terra c’è la piena supervisione e controllo dell’Amministrazione. A sostenerlo è il primo cittadino Fabio Colombo: "Facciamo un po’ di chiarezza. La società Calcestruzzi sa bene che quei terreni saranno ceduti al Comune, quindi ne avrà certamente tenuto conto con gli accordi presi con R2R srl. Con la società Calcestruzzi spa sono due anni che stiamo lavorando sul piano di escavazione, la cui convenzione con Città Metropolitana sarà fatta in seguito. Prima della consegna del terreno all’ente, si dovrà mettere mano al collaudo ambientale che sarà a carico di Calcestruzzi spa. Società quest’ultima a cui il Comune concederà il diritto di superficie che porterà nelle casse dell’ente un canone d’affitto in funzione all’energia elettrica".

Stefano Dati