BRUNO
Cronaca

Politecnico e Bocconi brillano, nonostante le disparità con gli Usa

Villois In un mondo che corre e in cui si sprecano le classifiche in ogni settore, quelle sulle università esprimono una...

Villois In un mondo che corre e in cui si sprecano le classifiche in ogni settore, quelle sulle università esprimono una...

Villois In un mondo che corre e in cui si sprecano le classifiche in ogni settore, quelle sulle università esprimono una...

Villois

In un mondo che corre e in cui si sprecano le classifiche in ogni settore, quelle sulle università esprimono una particolare rilevanza. Il parametro di giudizio generale riguarda gli indicatori delle performance per l’attività accademica e la ricerca, alle quali ultimamente si sono aggiunti quelli della sostenibilità sociale-ambientale e finanziaria. Tra i soggetti che le esprimono spicca il Qs World University Rankings by Subject, il cui metodo di giudizio si basa sulla notorietà delle università valutate presso il sistema imprenditoriale e quello dove i membri del mondo accademico vorrebbero insegnare. Qualificante per la classifica è la suddivisione per le materie di insegnamento. Grazie alle specifiche valutazioni alcuni atenei nostrani hanno raggiunto posizioni di vertice mondiale. Negli studi umanistici l’Italia è nelle prime 10 con un ateneo al primo posto per gli Studi Classici, mentre nel ranking complessivo dei parametri citati, la nostra prima università è il Politecnico di Milano che è poco oltre il centesimo posto.

Per la specificità degli insegnamenti, ma anche per l’attrattività internazionale e il corpo accademico si posizionano ai vertici, lo stesso Politecnico per architettura, design e ingegneria, mentre la Bocconi lo è per business e management. Risultati eccellenti nonostante l’enorme differenza di risorse finanziarie che hanno ha disposizione le prime 10 università globali della terra, capeggiate dalle nord americane e alcune inglesi, le prime grazie alle normative fiscali che premiano lasciti e conferimenti finanziari e consentono alle attività di ricerca che realizzano prodotti e sistemi cedibili alle attività commerciali. Tutte condizioni che consentono alle università americane di essere irraggiungibili dalle altre della Terra. Se in Italia venissero adottati criteri similari che consentano e favoriscano i sostegni citati alle università, sicuramente sarebbero almeno 10 quelli che potrebbero collocarsi nei primi 100 del globo, apportando vantaggi all’attrattività e al sistema economico.