Milano, 29 maggio 2024 - Il viceispettore dele Volanti di Milano Christian Di Martino è stato dimesso a mezzogiorno di oggi, mercoledì 29 maggio dall'ospedale Niguarda, a tre settimane esatte dall'accoltellamento che lo aveva ridotto in fin di vita alla stazione di Lambrate, mentre tentava di fermare un 37 enne esagitato che lanciava pietre a persone e treni.
Erano le prime ore del 9 maggio scorso. Di Martino era arrivato in codice rosso al Niguarda, con lesioni gravissime. Il Trauma Team guidato dalla professoressa Stefania Cimbanassi l'aveva operato per più di cinque ore per suturare le lesioni provocate da una lama di 20 centimetri al polmone, a un rene, al duodeno e alla vena cava, con massicce emorragie che hanno richiesto la trasfusione di un centinaio di sacche di sangue ed emoderivati (quasi il doppio del fabbisogno quotidiano dell'ospedale Niguarda).
Dopo l'intervento che gli ha salvato la vita, il poliziotto 35enne ha reagito con una fibra che ha stupito gli stessi medici: dopo una settimana nella Terapia intensiva diretta dal professor Roberto Fumagalli, il 16 maggio era stato trasferito nel reparto di Chirurgia del Trauma Team, proprio nelle stesse ore in cui 35 suoi colleghi, e altrettanti donne e uomini di Polizia penitenziaria, militari dei Carabinieri, dell'Esercito e della Gdf, Vigili del fuoco e urbani donavano il sangue all'ospedale Niguarda in segno di ringraziamento.
Dopo altre due settimane Di Martino, che al Niguarda era stato visitato, tra gli altri, dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, dal capo della Polizia Vittorio Pisani e dalla premier Giorgia Meloni, è tornato a casa a continuare il suo percorso di cure prima di rientrare in servizio.