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Poliziotto con un simbolo neonazista sulla giacca al corteo pro-Pal di Milano: identificato l’agente

La Questura sta ora valutando responsabilità e sanzioni a carico dell’operatore che indossava il giubbotto dell’estrema destra polacca. Pd, 5 Stelle e Avs annunciano interrogazioni al ministro dell’interno Matteo Piantedosi.

Poliziotto con un simbolo neonazista sulla giacca al corteo pro-Pal di Milano: identificato l’agente

Milano, 14 aprile 2025 – Un poliziotto in borghese con indosso un bomber nero con dietro un'aquila stilizzata accompagnata dalla scritta “Narodowa Duma”, che in polacco significa 'Orgoglio Nazionale' – logo riconducibile ad un gruppo dell'estrema destra polacca, noto per le posizioni neonaziste – è stato visto da diversi manifestanti e ripreso anche in alcuni video durante gli scontri nell’ambito del corteo pro Palestina di Milano di sabato 12 aprile  per i quali la Procura di Milano ha aperto un fascicolo (sei i denunciati finora).

Sul grave episodio del poliziotto in borghese è stata avviata un’indagine interna che ha permesso in breve tempo di identificare l’agente. La Questura di Milano sta ora approfondendo la vicenda per poi valutare eventuali responsabilità disciplinari e sanzioni a carico dell'agente. 

Ma già prima degli accertamenti interni, le immagini incriminate hanno iniziato a fare il giro dei social ed è scoppiata una feroce polemica accompagnata da richieste di chiarimenti al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

L’altro caso

Anche un altro agente indossava indumenti non ufficiali della Polizia, nel corso della manifestazione per Gaza di sabato scorso a Milano. Sempre in alcuno video che circolano in Rete, un agente è stato ritratto con una felpa con l'effige di un toro. Si tratterebbe di una felpa appartiene a una palestra da lui frequentata, la CrossFit di Paderno Dugnano, nell’hinterland di Milano, secondo quanto riferito oggi dallo stesso poliziotto. 

Il Pd: un fatto gravissimo che non va sottovalutato

"Le immagini circolate in queste ore, che ritraggono un agente in servizio durante la manifestazione pro Palestina di sabato scorso a Milano con indosso capi d'abbigliamento riportanti simboli riconducibili a gruppi dell'estrema destra, destano profonda preoccupazione. Com'è possibile che appartenenti alle forze dell'ordine si presentino in servizio con abiti che richiamano ideologie neonaziste? È un fatto gravissimo che non può essere sottovalutato dal Ministro dell'Interno Piantedosi e su cui si deve arrivare a chiarire ogni aspetto dell'accaduto e assumendo, se necessario, i provvedimenti del caso". Lo dichiara in una nota Matteo Mauri, deputato del Partito Democratico e responsabile nazionale Sicurezza del Pd. "Fa rabbrividire dover vedere certi simboli di organizzazioni ultra-nazionaliste sotto la scritta 'Polizia' che campeggia sul casco d'ordinanza. Soprattutto perché ci si aspetta dai rappresentanti delle Forze dell'Ordine, per il ruolo importante e delicatissimo che ricoprono, una condotta sempre al di sopra di ogni sospetto di parte". "Chiediamo perciò con forza - conclude - che il ministro Piantedosi riferisca in tempi rapidissimi di fronte al Parlamento e all'opinione pubblica sull'esito dell'istruttoria interna che la Polizia di Stato sta certamente conducendo".

Avs: “Gravissimo e inquietante”

"I poliziotti non vogliono i numeri identificativi sui caschi e sulle divise per fare quello che gli pare ma, soprattutto, per non essere riconosciuti. Chi garantisce l'ordine pubblico deve essere riconoscibile e, soprattutto, non può utilizzare indumenti non regolamentari. A Milano due poliziotti in servizio al corteo pro Palestina indossavano capi d'abbigliamento differenti rispetto al resto del contingente e in particolare uno portava un bomber nero con dietro un'aquila stilizzata accompagnata dalla scritta 'Narodowa Duma', che in polacco significa 'Orgoglio Nazionale'. Un logo riconducibile ad un gruppo dell'estrema destra polacca, noto per le posizioni neonaziste". Lo afferma in una nota il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, che, insieme ai senatori Magni e Cucchi, ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno Piantedosi e a quello della Giustizia Nordio. "L'altro agente - aggiunge De Cristofaro - con un'altra felpa con il logo di una palestra di crossfit con sede a Paderno Dugnano. Le immagini del poliziotto con il giubbotto dell'estrema destra polacca hanno suscitato forte preoccupazione per la violazione del principio di neutralità delle forze dell'ordine. Quello che è successo a Milano al corteo per la Palestina è gravissimo e inquietante ed è la spia di quello che potrebbe accadere dopo l'entrata in vigore del decreto legge sulla sicurezza. Il ministro Piantedosi dovrà risponderne e non fare finta di niente". "Com'è possibile che due funzionari di Polizia, in una manifestazione che già si preannunciava delicata e tesa, indossassero indumenti non solo non regolamentari ma addirittura contrari alla Costituzione? prosegue De Cristofaro. In Parlamento ci sono da tempo le proposte di Alleanza Verdi e Sinistra per adottare bodycam e codici identificativi sui caschi e sulle divise, mentre gli emendamenti al Ddl Sicurezza che ne chiedevano l'introduzione sono stati bocciati dalla destra. Se avessimo adottato questo tipo di dispositivi non ci sarebbe bisogno di un'indagine interna per scoprire il nome del responsabile”.

Il M5S: “È urgente fare luce sul caso”

"È urgente che si faccia luce sul caso perché la Polizia rappresenta la legalità, cioè il rispetto delle leggi e della Costituzione, lo Stato e la nostra democrazia, quindi tra le nostre divise non c'è posto per alcuna apologia dei regimi oppressivi e sanguinari". Così la capogruppo M5S in commissione Affari Costituzionali al Senato Alessandra Maiorino. 

"Il ministero dell'Interno faccia chiarezza in merito ai recenti fatti che si sono verificati nella manifestazione Pro Palestina a Milano dove emerge, da un video diffuso dai media, che due poliziotti del reparto Mobile di Polizia indossano un giubbotto diverso dagli altri colleghi. Uno dei due indossa un bomber nero in cui si vede il logo di un'aquila con la scritta Narodowa Duma, slogan di un gruppo nazionalista polacco. Quanto accaduto è molto grave, per questo presenterò un'interrogazione per chiedere al ministro Piantedosi di fare luce su quanto accaduto. Chiederò inoltre quali azioni intenda intraprendere affinché un episodio simile non si ripeta ancora, e se non ritiene che i provvedimenti normativi intrapresi e di recente emanazione stiano esasperando il clima nel nostro Paese in un'ottica di repressione, e se questo non stia incidendo negativamente sui cittadini, sulla libertà di espressione e sul diritto di manifestare". Così in una nota il deputato M5S Leonardo Donno.