LAURA LANA
Cronaca

Cusano Milanino, il ponte di viale Marconi è ad alto rischio. Lo dicono le analisi sul cavalcavia

La società incaricata dei rilievi ha notato un ammaloramento sulle strutture portanti e soprattutto sulle parti laterali. Al termine dei prelievi bisognerà decidere se intervenire o rifarlo

Ponte di viale Marconi. Brutte notizie dai prelievi: struttura ad alto rischio

Di nuovo al centro dell’attenzione il ponte di viale Marconi: pesanti disagi in vista

Cusano Milanino (Milano) – Il ponte di viale Marconi ha un rischio di classe 4, la maggiore e più alta. Tra un mese è atteso l’esito delle indagini che potrebbero anche decretarne il rifacimento completo. "A fine giugno la società incaricata dei rilievi ha notato un ammaloramento sulle strutture portanti e soprattutto sulle parti laterali – ha spiegato la sindaca Carla Pessina –. Come suggerito, abbiamo limitato il transito per diminuire la portata". Subito è stato predisposto un semaforo per la viabilità a senso alternato. "Ha creato problemi logistici, ma non potevamo fare altro. Per ridurre code e ingorghi abbiamo fatto altre scelte: ci vuole pazienza, ma la sicurezza è la priorità".

Nei giorni scorsi sono stati fatti prelievi in tutte le parti del ponte, per analisi di tipo chimico e verifiche sulle condizioni di salute della strutture, e sono state eseguite anche prove di stabilità. "Una volta che avremo in mano la relazione finale sapremo esattamente il tipo di danno e quindi di intervento richiesto". I tempi, però, non saranno brevi: sia che si tratti di un lavoro di consolidamento o di rifacimento intero o parziale, si dovrà prima realizzare un progetto, bandire la gara e affidare l’appalto.

"L’indagine di quest’estate era preliminare e di tipo visivo. Dopo il caso Morandi, per ogni ponte va stabilita la classe di rischio. I nostri 7 ponti sono stati tutti indagati – ha sottolineato l’assessora ai Lavori pubblici Lidia Arduino –. Oltre alle criticità su questo, anche quello di via Matteotti è attenzionato. Su queste infrastrutture si stanno ora facendo analisi più approfondite perché abbiamo livelli di rischio rispettivamente alto e medio". In particolare, sono stati prelevati vari campioni sulla struttura metallica e sul calcestruzzo per capire la tenuta e i rimedi possibili.

"Ovviamente speriamo che si tratti di interventi di rinforzo. In ogni caso, la priorità è quella di mettere in sicurezza questi collegamenti – ha concluso Arduino –. Sappiamo che la viabilità sta mettendo a dura prova la città, perché parliamo di arterie fondamentali, ma abbiamo fatto il possibile per studiare alternative meno impattanti possibile".