REDAZIONE MILANO

Ponte Pecchio e San Giovanni: "Messa in sicurezza, fate presto"

Dopo le piogge, il Fiume Adda e il canale Muzza a Cassano d'Adda sono sotto controllo. Preoccupazioni per la tenuta del ponte Pecchio e del pilone del ponte San Giovanni. Autorità in attesa di interventi di messa in sicurezza.

Cresce la preoccupazione per il Ponte Pecchio e i piloni di sostegno del ponte San Giovanni

Cresce la preoccupazione per il Ponte Pecchio e i piloni di sostegno del ponte San Giovanni

Fiume Adda e canale Muzza sotto controllo dopo le piogge degli ultimi giorni, le acque dei corsi fluviali sono calate di livello ma restano le preoccupazioni per la situazione del ponte Pecchio e il pilone di sostegno del ponte San Giovanni. La situazione con seri problemi di tenuta del ponte Pecchio è nota ad amministrazione comunale e proprietario del cavalcavia - Eneco Gruppo Podini - ma è lotta su chi deve intervenire per mettere mano alla messa in sicurezza. "L’urgenza per la messa in sicurezza del ponte Pecchio - così l’assessore ai Lavori pubblici Mario Cerri - è questione nota in Comune sulla quale ci siamo confrontati con Eneco Gruppo Podini, società proprietaria del cavalcavia. Ci risulta che in Regione sia stato approvato un loro progetto per l’intervento di messa in sicurezza. Siamo ora in attesa che ci diano notizie sulle modalità e tempistiche dei lavori". Sotto osservazione anche il ponte San Giovanni sul fiume Adda che supporta il passaggio della viabilità stradale della ex Strada Statale 11 Padana Superiore, già oggetto di interventi nel 2014, da parte ella ex Provincia di Milano, per la messa in sicurezza di tre dei cinque piloni di sostegno.

In questi ultimi mesi monta la preoccupazione per la base di uno dei pilastri, sempre più corrosa dalla forte corrente dell’acqua del fiume. "Come è ormai noto - conclude l’assessore Mario Cerri - gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono a capo dell’Anas, abbiamo inviato una comunicazione sullo stato di fatto di quel pilone di sostegno del ponte San Giovanni. È nostra preoccupazione che la situazione venga presa in esame da Anas il prima possibile per pianificare eventuali interventi di messa in sicurezza. Siamo in attesa di risposte". S.D.