Milano – Ore 22.15 di martedì. Due ragazzi scendono frettolosamente le scale dell’area verde tra i Bastioni di Porta Venezia e viale Vittorio Veneto. "Avete una cartina da fumare?". Una domanda banale. Ma il “pretesto della sigaretta“ è tra i più gettonati per avvicinare la preda di turno senza farla insospettire, per poi rapinarla. "No. Anzi, stiamo cercando un tabaccaio". Sguardo veloce per rendersi conto che chi risponde non ha gioielli o altri oggetti di valore, poi i due si allontanano verso piazza Repubblica.
Le strade della paura
Comincia così il giro serale in questo angolo di città che torna sempre alla ribalta per problemi di sicurezza. In questi giorni per la rapina ai danni di Mario Boselli, presidente di Italy China council Foundation ed ex presidente della Camera della Moda che ha scritto al questore di Milano e per conoscenza a prefetto e sindaco dopo essere stato rapinato della catenina d’oro domenica mattina mentre passeggiava lungo i Bastioni con sua moglie. "Il problema della sicurezza non è percepito: è reale, e si è aggravato dopo il periodo Covid. Non punto il dito contro nessuno ma segnalo un problema di interesse generale".
Pattuglie in azione
Tra martedì e mercoledì incrociamo un uomo che consuma stupefacenti e un gruppo di nordafricani a bordo strada. Forse a caccia di malcapitati da depredare. Ma non è la serata giusta: saltano subito all’occhio le forze dell’ordine che perlustrano piazza Oberdan e tutta l’area di Porta Venezia spingendosi fino in corso Buenos Aires, piazza Argentina, piazzale Loreto e le aree attorno alla stazione Centrale.
Un “servizio ad alto impatto“ già in programma, a cura di polizia di Stato, carabinieri, polizia locale e Guardia di Finanza per prevenire reati e monitorare una delle zone più calde della movida.
La spaccatura fra i commercianti
E, a proposito di movida, l’associazione dei Commercianti di Porta Venezia Milano Rainbow District ha inviato una lettera a Comune, Prefettura e Questura per richiedere "supporto e intervento immediato dopo gli ultimi episodi di violenza nel quadrilatero del Lazzaretto".
Non solo. Racconta di aver attivato azioni contro la "mala movida" condividendo una auto-regolamentazione per avere legalità e decoro. Ma numerosi esercizi commerciali, per l’associazione ignorano le regole. "Riteniamo – dice il presidente dell’associazione Paolo Sassi – che l’unica soluzione nel breve periodo sia l’introduzione da parte del Comune di un’ordinanza che imponga la chiusura dei locali alle 2 e l’istituzione di una Ztl per limitare il parcheggio selvaggio", insieme a controlli per il rispetto delle regole.
"Situazione insostenibile”
Ad appoggiarli, il presidente della commissione comunale Sicurezza Michele Albiani: "I commercianti parlano chiaro: la situazione di Porta Venezia sta tornando insostenibile. Sulla Ztl ci sono già dei ragionamenti. Nel mentre, come Comune e Polizia locale dobbiamo garantire maggiori controlli. La Prefettura, invece, deve comprendere la necessità di un presidio fisso e visibile. Entro l’estate avvierò un percorso in commissione". Ma "è passato più di un anno dal sopralluogo condotto dalla commissione Sicurezza e, ad oggi – incalza Marco Bestetti, FdI – i commercianti lamentano le stesse criticità: significa che il Comune non ha fatto assolutamente nulla".